VeneziaIeri pomeriggio su Internet è scoppiato un piccolo, gustoso caso. Pare che il direttore della Mostra, Marco Müller, a poche ore dalla fine della sua penultima edizione si sia tolto molti sassolini dalle scarpe. Il fattaccio è avvenuto durante un incontro con i giornalisti online, quelli da lui più considerati perché - dice - sono i soli a scrivere della sua amata sezione Orizzonti. Si tratta di testate come BadTaste, MyMovies, Alphabet City, Loudvision e Cineclandestino. Su questultimo si trova il resoconto completo insieme a una nota polemica affidata alla pagina di Facebook che sè riempita di commenti: «Curiosamente la nostra testata è lunica finora ad aver pubblicato integralmente, con nomi e cognomi, lintervista rilasciata da Müller» (subito dopo sono arrivati anche BadTaste e Ilpost). Ma cosa ha detto di tanto scottante il direttore? Sè scagliato contro lagenzia Ansa, rea di aver parlato di «valanga di film italiani alla Mostra». «Ma vi rendete conto - ha detto il direttore - che questa balla è stata scritta con toni catastrofistici immaginando un festival stritolato dai titoli italiani? Naturalmente hanno mentito non distinguendo tra lungometraggi e cortometraggi». Poi laffondo sui conflitti dinteressi: «Siamo arrivati a una situazione incestuosa: non è possibile che contribuisca a orientare la linea redazionale dellAnsa Cinema una persona che prima faceva il Festival di Roma, adesso è tornato a essere il delegato generale delle Giornate degli autori (Giorgio Gosetti, ndr) e da sempre vorrebbe fare il direttore di Venezia». Stesso discorso per Piera Detassis: «Si creano dei sistemi di lealtà anche rispetto alle produzioni e alle distribuzioni. Sapete meglio di me quanti collaboratori dei quotidiani scrivono sulla più importante rivista di cinema della direttrice del Festival di Roma». Uno di questi, con rubrica fissa su Ciak, è il critico del Corriere della Sera Paolo Mereghetti: «Si diceva - continua Müller - che a fischiare i film durante le proiezioni fossero solo i giovani recensori. Ci è stato così imposto, dalle produzioni e distribuzioni, di riservare la prima visione dei titoli in concorso solo ai quotidianisti.
Ora siamo arrivati a una situazione aberrante per la quale lanno scorso Paolo Mereghetti e Goffredo Fofi (non ho timore a fare i loro nomi perché sono stati visti più volte) fischiavano i film di Herzog». Lanno prossimo - giura il direttore ora con qualche nemico in più - niente più corsie preferenziali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.