L’alpinismo italiano che viene dalle Ande

La storia del Cai-Lima sezione "Eugenio Margaroli" (dal nome dell'italiano appassionato di alpinismo e morto sul lavoro in Perù) è originale ed epica. Al 32° anno dalla nascita, è l'unica sezione del Cai fondata all'estero, in Perù appunto, da quel Celso Salvetti che ne è tuttora il presidente. La vita di Salvetti è stata avventurosa e rocambolesca come poche: partito da emigrante in cerca di fortuna nell'anno in cui una spedizione italiana saliva sul K2 (era il 1954), dopo un mese di nave raggiunse il Perù. Qui si divise fra duro lavoro di miniera a 5000 metri di quota e svariate attività in un angolo remoto dell'Amazzonia raggiungibile solo in aereo e canoa. Infine Salvetti si stabilì a Lima diventando imprenditore e dedicandosi alla vecchia passione delle montagne. Passione coltivata anche contribuendo, gratuitamente, all'organizzazione logistica e al sostegno delle spedizioni italiane nelle cordigliere andine. Negli ambienti alpinistici di mezza Europa si diffuse così la voce di un italiano di Lima che aiutava gli alpinisti. Da Celso Salvetti passarono scalatori come Riccardo Cassin, Renato Casarotto, Agostino Da Polenza, Casimiro Ferrari e i Ragni di Lecco, Tonino Galmarini e il Cai di Gallarate, Silvio Mondinelli detto "Gnaro" e tanti altri ancora. Quel che più stupisce però è che il Cai-Lima non ha scritto solo pagine importanti di storia dell'alpinismo passato, ma sta contribuendo a scriverne di nuove. Sede a Domodossola, dove Celso Salvetti (rientrato in Italia) è coadiuvato dall'attivo segretario Paolo Paracchini, nel 2003 ha patrocinato l'exploit alla difficile cresta sud del Nevado Copa degli alpinisti Manoni e Rosso. Non solo. Tutti gli anni tiene i propri raduni annuali che, invece di esaurirsi in eventi nostalgico-commemorativi, propongono convegni interessanti seguiti da grandi vecchi e nuove generazioni (vedi Nives Meroi e i "tarvisiani", tanto per fare dei nomi). Quest'anno si svolge ad Alagna Valsesia, ai piedi del Monte Rosa, il 29 e il 30 ottobre. Sabato 29 a partire dalle 15, al Teatro Unione, intervengono alcuni relatori d'eccezione: il fortissimo alpinista austriaco Kurt Dimberger (a presentare con Tona Sironi il recente libro "Passi verso l'ignoto", ed. Corbaccio), "Gnaro" Mondinelli (fra gli uomini di K2-2004), Giorgio Sacco e Renato Brignone, protagonisti di un'impresa "sui generis" sul "Rosa". Info: tel. +39.335.

6042533.

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