L’alt di Frattini: «Inaccettabili invasioni di campo»

da Roma

Prima le accuse di xenofobia e razzismo poi quella di «criminalizzare i diversi». La Spagna insiste nell’attaccare il governo italiano provocando così l’indignazione non soltanto del ministro degli Esteri, Franco Frattini, ma anche delle comunità di stranieri regolarmente residenti nel nostro Paese, che non si sentono affatto discriminate.
Frattini dice basta alle «inaccettabili invasioni di campo». Ovvero alle dichiarazioni rilasciate prima dal vicepremier Teresa De La Vega e poi dal neoministro del Lavoro e dell’Immigrazione, Celestino Corbacho. Il titolare della Farnesina si aspetta che «Zapatero voglia spiegare, indicare, ordinare ai suoi ministri di evitare dichiarazioni inutilmente polemiche» anche perché l’emergenza immigrazione è un problema che necessita cooperazione da parte di tutti i Paesi europei. Frattini ricorda pure che Zapatero ha usato «la mano dura, anzi durissima» nei confronti dell’immigrazione illegale e che soltanto così è riuscito a far calare del 70 per cento il flusso dei clandestini verso le Canarie. Il governo, assicura il ministro dalla Farnesina, manterrà una linea «rigorosa» per non dar l’impressione che l’Italia sia «un colabrodo». No alle interferenze dunque, sì ad una più stretta collaborazione con la Spagna. E proprio per porre fine alle polemiche e rinnovare lo spirito di collaborazione tra i due Paesi il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, giovedì si recherà a Madrid in missione diplomatica per illustrare ai componenti del governo spagnolo quanto sta facendo quello italiano sul fronte delle politiche migratorie.
E proprio a sostegno della tesi di un Paese che non è mai stato razzista verso gli stranieri arrivano le dichiarazioni di quanti da anni vivono senza problemi in Italia. Souad Sbai, presidente delle donne marocchine e appena eletta in Parlamento col Popolo della libertà, respinge le accuse di xenofobia rivolte all’Italia e invita gli spagnoli «ad incontrare le associazioni di immigrati nel nostro Paese per rendersi conto della loro vera condizione». Sbai ricorda «le repressioni del governo Zapatero verso i clandestini che cercavano di passare la frontiere a Ceuta e Melilla».
Si dicono indignati pure i rappresentanti della Confederazione dei marocchini in Italia: «Siamo in contatto con diverse associazioni maghrebine in Spagna e conosciamo la loro drammatica condizione di discriminazione». Interviene pure Mohamed Ahmed punto di riferimento per la comunità egiziana del Padovano. Noto nel Veneto per essere stato il primo a formare una ronda per la sicurezza composta da immigrati si dice pronto «a scendere in piazza contro la Spagna per difendere l’operato del governo italiano».


In questo infuocato clima di scontro interviene il segretario spagnolo degli Affari europei Diego Lopez Garrido per assicurare che la posizione «del governo di Madrid sull’immigrazione è la stessa del governo italiano: una posizione di legalità e per una politica comune sull’immigrazione».

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