Diciamolo subito: ma che gli tocca fare, ai ministri e ai deputati della Repubblica in campagna elettorale. Del resto, bisogna pure ammettere che una serata in musica è sempre meglio di un comizio, anche per chi i comizi li fa e non li ascolta. E allora ecco a voi l«altra» campagna elettorale, quella che scatta dopo le sei di sera e che ieri ha visto seriamente impegnati fra un passo di danza e uno sforzo dugola il ministro alle Attività produttive Claudio Scajola e gli onorevoli di An Ignazio La Russa e Giorgio Bornacin.
Il sempre elegante e composto Scajola, nessuno se lo immagina, cravatta in testa e camicia slacciata a ballare su un «cubo» in discoteca. Infatti non è andata così, epperò lui, il ministro, ieri sera alla «Suerte» di Laigueglia cè andato davvero, che la festa era organizzata dai Giovani di Forza Italia di Imperia e Savona, lobiettivo dichiarato era «avvicinare altri amici alla nostra realtà e magari coinvolgerli in progetti futuri», e insomma come mancare. La serata iniziava alle 22.30, ingresso e consumazione gratuita per tutti, tavoli riservati per big e capelli bianchi, un dj ha cercato di coinvolgere tutti, i più giovani con musica house e commerciale, i più vecchi con il revival.
«A poco più di una settimana dallapertura dei seggi abbiamo pensato di riunire lelettorato più giovane, sia per un atto di sensibilizzazione al voto sia per trascorrere qualche ora in compagnia allinsegna del più sano divertimento» spiega il coordinatore imperiese Paolo Petrucci. Aveva un tavolo prenotato, il ministro, caramelle azzurre e champagne, e in pista è sceso, ebbene sì, quantomeno per un saluto ai «suoi» giovani, unottantina di militanti che portano a spasso i loro pochi anni, il più vecchio ne ha 30, gli altri viaggiano fra i 19 e i 25, con energia e determinazione, tanto che si son sobbarcati lintera gestione logistica della campagna elettorale.
In una serata alternativa si sono prodotti anche La Russa e Bornacin, e loro sì, giocosi e burloni, uno non ha difficoltà a immaginarli mentre battono mani e scatenano gambe a ritmo di twist. Giuseppe Faiella in arte Peppino Di Capri, che enfant prodige a sei anni suonava per le truppe Usa di stanza sulla sua isola e a 27 cantava con i beatles, ieri alle 18 faceva un concerto alla festa «Primo aprile tricolore» di An a Rapallo.
E allora eccoli lì, Ignazio e Giorgio, in prima fila a ballare il «Saint Tropez Twist» op «Twist again» e a cantare di giorni lontani, «Champagne» e «il Sognatore». Cè anche un aneddoto, naturalemnte. Il solito militante entusiasta che nella folla branca Ignazio, acchiappa il telefono, chiama a casa e dice: «Mamma, aspetta che ti passo La Russa».
Parentesi di svago, poi guai a chi si rilassa. Ridenti e sudati, son tornati tutti a far comizi. Ma ci voleva.
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