Roma Dietro Federica, il vuoto. Tranne la staffetta dei velocisti azzurri e la «veterana» Segat. LItalia della vasca debutta con pochissimi acuti e tante delusioni. Quattordici gli azzurri iscritti nella giornata di esordio, undici fuori già nelle eliminatorie della mattina, ma molti erano giovanissimi o quasi debuttanti in un Mondiale.
Il nome più illustre degli esclusi? Max Rosolino, che in un sol colpo perde la finale e il record europeo dei 400 stile libero. Sorprende la 4x100, quinta in batteria con la squadra orfana di Magnini e bis in finale con il due volte campione mondiale di Pesaro. I giovanissimi Donin e Orsi, 37 anni in due, fanno faville nelle eliminatorie: il veneto nuota a 4 centesimi dal suo personale, che è anche primato italiano juniores e cadetti; il bolognese migliora di oltre un secondo, ottenendo il terzo crono dei suoi 100. Il resto lo fanno Calvi e Galenda, i quali però tradiscono in finale andando un po più piano; non esaltante Magnini con 4739, conferma per Orsi. Alla fine comunque 5° posto confermato in finale, ma con il record italiano lontano mezzo secondo.
Nei 200 misti (eliminata la Buratto che comunque si migliora) Francesca Segat si affida allesperienza e aggancia la semifinale con il 13° posto. La sua corsa, pure positiva, si fermerà qui. Fuori tutti gli altri, a iniziare da Rosolino, bene per 300 m in cui resta a ridosso del terzo posto, poi crolla nelle ultime due vasche e finisce sesto.
«Ho tirato tanto, il tifo del pubblico era emozionante - ha detto lazzurro, che ha sfogato la tensione vomitando a fine gara mi dispiace di non aver regalato loro il sogno. Negli ultimi due mesi mi sono preparato soprattutto per la staffetta 4x200, dove credo che abbiamo più chance di farcela, anche se tenevo a far bene anche i 400. E comunque preferisco sempre partecipare al Mondiale e uscire in batteria piuttosto che guardarli da casa». Ma nella gara in cui resta fuori dalla finale il campione olimpico della distanza, il coreano Park, Rosolino lascia il record europeo, che resisteva dalle Olimpiadi di Sydney 2000, al tedesco Biedermann (34301, 39 centesimi meglio del napoletano).
E oggi tocca allidolo di casa Alessia Filippi: per la batteria dei 1500 sl non ci sarà il suo amico Totti a vederla (arriverà solo in serata con De Rossi). Frenata a Melbourne 2007 da uninfluenza, a Roma saranno i suoi Mondiali. «Sono emozionata ma nello stesso tempo molto concentrata, non vedo lora di scendere in acqua dice Alessia, stretta nel vezzoso asciugamano a fiori dopo 40 minuti di allenamento nella piscina del Foro Italico -. Ho provato e riprovato le partenze, è unoccasione irripetibile quella di gareggiare nella propria città, non voglio deludere tutti i miei fans. Vorrei almeno un oro nelle gare che farò, mi sono allenata bene e sono in ottima forma».
La romena Potec, unica come lei a scendere sotto i 16, è lavversaria più temibile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.