(...) tutto, persino luscita, pur di rinviare il bene, bravo, bis iridato. Sarebbe da lui escogitare un modo per rimandare la festa mondiale di giorni sette, giusto il tempo di trasferirsi armi e bagagli in quel della Malesia, terra più gradita, a Sepang, «pista che amo davvero, dove posso e voglio mettere la parola fine al campionato». Terra dove già festeggiò nel 2003 e che nulla ha a che vedere con il Giappone mai sopportato dal Fenomeno.
Invece è stato perfetto il piano dellaltra Italia, quella che ha nella Ducati la Rossa a due ruote, in Loris Capirossi leroe tutto coraggio capace di resistere ai troppi rischi e ai troppi inviti che il duro asfalto gli fa ad ogni curva. LItalia che ha in Max Biaggi un pilota forse meno motivato di una volta, «ma quando mi daranno la moto giusta vedrete»; un pilota, però, capace di tirare fuori lartiglio giusto al momento giusto. Sapeva che solo lui avrebbe potuto innervosire il campione del mondo, solo lui avrebbe potuto scombinare la matematica fin troppo favorevole che dava Rossi mondiale se
Ebbene, Biaggi di più, ma anche Melandri là davanti e in fuga, hanno teso un agguato al campione: la matematica doveva fare i conti con loro. E così è stato. Loris Capirossi dominatore ha poi concluso lopera.
«In Malesia mi rifarò, sono molto fiducioso (gli basterà un 4° posto, o non perdere più di 12 punti su Biaggi, ndr), però è proprio un peccato», continua a ripetere il quasi sette volte campione del mondo: «Potevo chiudere i giochi qui. Comunque, è solo tutto rimandato di una settimana
È la prima volta che questanno non concludo la corsa, che cado in gara e che non salgo sul podio». Per la verità, è anche la prima volta da sempre che gli salta la festa mondiale programmata da tempo. Non aveva mai mancato lappuntamento.
Laltra Italia e il sogno rinviato di Vale
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