L’ambasciatore Usa a Bagdad: «Ho incontrato i ribelli sunniti»

Bagdad. Per la prima volta gli Stati Uniti riconoscono di aver avuto degli incontri con esponenti dei gruppi insurrezionali attivi in Irak. L’ambasciatore americano a Bagdad, Zalmay Khalilzad, ormai prossimo al rientro in patria, ha raccontato di aver incontrato i rappresentanti dei principali gruppi della guerriglia nel tentativo di portare i sunniti nell’alveo della politica. «Ci sono state discussioni lo scorso anno - ha detto Khalilzad al New York Times - dopo le elezioni e durante la formazione del governo prima dell’incidente di Samarra. E ci sono state discussioni anche dopo». Il quotidiano ricorda che Khalilzad si è recato in Giordania per incontrare tra gli altri i rappresentanti dell’Esercito islamico dell’Irak e delle Brigate della Rivoluzione 1920. Dopo l’attentato alla moschea sciita di Samarra, però, tutto s’interruppe.
Khalilzad ha anche lodato il piano di sicurezza adottato in Irak a partire dal 14 febbraio con il fattivo sostegno delle forze armate Usa.

Gli attacchi dei ribelli sono diminuiti di un quarto, ha detto l’ambasciatore, in queste sei settimane. Ma Khalilzad ha anche osservato che «gli americani sono un popolo impaziente, cosa che segnalo costantemente agli iracheni: ci sono diverse riforme fondamentali che il governo di Bagdad deve attuare con urgenza».

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