In una pagina raggelante di Massa e potere Elias Canetti scrive che «il comando è più antico del linguaggio; altrimenti, un cane non potrebbe obbedire». Attende un comando anche la donna delle pulizie che allinizio dellultimo romanzo di Tullio Avoledo (Breve storia di lunghi tradimenti, Einaudi, pagg 390, euro 16,50) si inceppa - letteralmente - di fronte allo spettacolo imprevisto di una giovane bionda, sorpresa di notte a consultare il computer negli uffici della Cassa di Credito Cooperativo del Tagliamento e del Piave. «Il suo cervello ha recepito la situazione anomala e ha attivato la linea dazione corretta da eseguire. Poi, però, la sub-routine si è bloccata». Le sub-routine si bloccheranno anche per laltra, la bionda, il cui nome è Cecilia: ma un po più in là.
Cecilia è ambidestra, nel senso che le donne le piacciono quanto gli uomini. Tra parentesi: ha tutto il diritto di penetrare nel grattacielo dellazienda. Le è stato infatti assegnato il compito di realizzare un progetto di off-shoring. Deve trasferire interi reparti nel Terzo Mondo, dove il costo del lavoro è irrisorio. E tanto peggio per gli impiegati italiani, destinati ad essere licenziati. Smanettando sul computer ha già scelto i suoi collaboratori, lasciandosi guidare da aspetti pop quali la bellezza o il segno zodiacale. Farle da braccio destro tocca a Guido Rovedo, avvocato recalcitrante che dà il via ad una serie di gag in cui recita limmortale ruolo di Sancio, trascinato in avventure delle quali non condivide lo spirito e di cui prevede lesito catastrofico.
A ragione, visto che limprobabile destinazione esotica è il Sugaiguntung, una neonata repubblica indonesiana che più contradittoria non si può. È un paradiso di collinette verdi, ma è stata visitata da tre tzunami. I tassi di analfabetismo sono irrisori, ma laspettativa di vita è di circa cinquantanni. Come se ciò non bastasse tutti si chiamano Pedro e parlano litaliano. E poi non cè internet, il telefono dellalbergo ha strani simboli accanto ai numeri e al di là di un fazzoletto di terra immacolata, da Truman Show, si erge addirittura una baraccopoli. Durante il viaggio Giulio si innamora di Cecilia, ma lidillio stenta ad ingranare. Troverà un rilancio dopo il ritorno in Italia, quando con giusta nemesi lintero gruppo sarà decapitato da più alti papaveri. I quali a loro volta, così va il mondo, non andranno lontano.
Morale: dietro laudacia degli off-shoring, dietro la spregiudicatezza di chi preferisce assumere solo a progetto, dietro il cinismo di chi specula sulle fusioni cè, più della trasandatezza finanziaria, più della miopia, una certa fretta di morire. «La regola era la morte cerebrale della classe dirigente locale. Leconomia di quella regione era quindi caduta inevitabilmente in mano alle multinazionali straniere, ai fondi di investimento».
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