Tutto il bello dellessere donna in Medio Oriente, in una mostra che esalta gli aspetti creativi di una antica cultura millenaria. Splendori dallIran, fino al 24 giugno al Museo dArte Orientale, per un momento ci fa scordare le rigide regole fondamentaliste cui le donne arabe sono soggette oggi. Riportandoci al passato in un mondo di bellezza e di armonia totale, ci fa vivere unatmosfera irreale che incanta i nostri occhi e seduce le nostre menti. Attraverso monili sfarzosi rinvenuti in antiche tombe, cosmetici e unguenti dai nomi arcaici, abiti tradizionali dai colori sgargianti, questa mostra ci ricorda che in Iran la donna è un tratto della bellezza divina, essere nobile e sacro, parte essenziale della società cui è affidata la cura della famiglia. La selezione di gioielli iranici donati allo Stato italiano nel 2005, e le altre produzioni presenti in questa esposizione romana, sono il segno tangibile dei diversi aspetti culturali legati alla figura femminile nellorganizzazione sociale di quel mondo. Ci mostrano, attraverso la loro fattura raffinata, tutta labilità degli artigiani locali. Testimoniano, attraverso la contaminazione degli stili, gli scambi commerciali tra aree anche molto distanti. E la cosmesi, legata allapparire ma anche alla cura del corpo di uomini e donne, si evidenzia attraverso una selezione di contenitori per unguenti e oli.
Levento, promosso dallIstituto Culturale della Repubblica Islamica dellIran in Italia, si inserisce in un momento di vitale interscambio tra il nostro paese e quelli dellarea medio orientale, un periodo ricco di iniziative culturali come il convegno «Ritratti dallAntico: donne tra mito e realtà», svoltosi in concomitanza della mostra, ma anche di studio.
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