Manager, funzionari e imprenditori che hanno pilotato fin dallinizio una gara dappalto per linformatizzazione della Asl più grande dItalia, la RmC, creando anche una società ad hoc che si è aggiudicata la gara pochi giorni fa.
Questo lo scenario che gli investigatori dei carabinieri del Nas si sono trovati di fronte nel nuovo filone che vede protagonista la Asl romana al centro dellinchiesta giudiziaria che ha portato ad arresti e condanne negli anni scorsi e alla quale faceva riferimento una donna, conosciuta alle cronache giudiziarie come Lady Asl. Anche questa volta i carabinieri del Nas, diretti dal capitano Marco Datti, si sono trovati alle prese con una donna che ha gestito fin dallinizio, senza mezzi termini, la gara che doveva servire per realizzare un sistema informatico per i prossimi 5 anni nella Asl romana.
Insieme ad Annamaria Robustellini, 53 anni, manager della Asl da due anni, sono finiti agli arresti domiciliari anche il responsabile della ditta che ha vinto lappalto, Fabio Blasi, 60 anni, della H Edit srl, un docente universitario di Bologna, ordinario di una cattedra di elettronica informatica, e due imprenditori, sempre della società che ha vinto la gara dappalto. Per tutti le accuse ipotizzate dalla Procura di Roma sono quelle di corruzione, rivelazione di segreto dufficio e turbativa dasta.
Il meccanismo scoperto dai carabinieri nelle numerose intercettazioni e nei pedinamenti svolti nel corso dellindagine era semplice e funzionale. La Asl che aveva indetto la gara dappalto aveva creato anche una commissione con membri interni ed esterni che doveva valutare le proposte che arrivavano dalle multinazionali e dalle aziende che operano nel settore informatico. Annamaria Robustellini, titolare fino al 2006 di una società che si occupa di consulenze finanziarie nel settore, ha fatto in modo di far arrivare tutte le notizie utili per laggiudicazione della gara dappalto sia ai membri della commissione sia allimprenditore che poi ha vinto la gara. La donna sarebbe arrivata nella Asl con lintento di vincerla per poi poterla subappaltare alla società della quale era socia occulta. La Robustellini, assunta alla Asl nel luglio 2006, aveva già un precedente relativo a una vicenda simile e della quale si occupava la Procura di Tivoli.
Dal canto suo la direzione aziendale della Asl RmC ha fatto sapere di essere a disposizione della procura per «ogni necessario approfondimento». «La direzione generale della ASL Roma C - si legge nella nota - nel mese di gennaio 2008, dopo il sequestro degli atti relativi alla gara di informatica svoltasi nel 2007, aveva già provveduto a incaricare lo studio dellavvocato Ricci di rendere la dichiarazione di parte offesa e mettersi a disposizione della Procura per tutto ciò di cui la stessa necessitasse per le indagini avviate».
«La commissione di gara per lappalto dellInformatica - scrive poi lazienda sanitaria - che ha svolto i lavori nellottobre 2007, era formata da dirigenti sanitari.
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