Ieri le manifestazioni di piazza hanno movimentato il centro storico dellAquila. Da una parte centinaia di persone hanno sfilato davanti alla villa comunale per ringraziare il capo della Protezione civile per il lavoro svolto dopo il sisma. Dallaltra un nutrito gruppo di aquilani ha proseguito la protesta (iniziata domenica scorsa) delle carriole e hanno raccattato macerie con mani e palette.
E se una era una manifestazione annunciata, laltra era decisamente inedita. Non capita tutti i giorni che la gente si scomodi per dire un «grazie» pubblico. La prova che da queste parti nemmeno linchiesta sui lavori del G8 ha fatto dimenticare limpegno del capo della Protezione civile. E la gente lo dichiara pubblicamente: «Siamo qui in piazza per Bertolaso - dicono gli organizzatori -, lo vogliamo ringraziare per quello che ha fatto per lAquila». In mezzo alla piccola folla, un grande striscione con una scritta a colori verdi recita: «Grazie Italia, Grazie Guido».
Intanto nel centro storico va in scena laltra manifestazione, in un grande miscuglio di rabbia e gratitudine, impegno e speranza. Circa tremila aquilani si sono recati nel centro storico per liberare dalle macerie piazza Palazzo. Anche stavolta cè chi è riuscito a forzare la «zona rossa», quella delimitata dalle transenne perché ancora pericolante. Superata una breve resistenza delle forze dellordine e, armata di guanti, pale, caschetti e carriole gli aquilani hanno iniziato a togliere le macerie al grido di «Il lavoro non lo lasciamo a metà». La gente ha lavorato, i bambini si sono divertiti con le carriole di plastica. Qualche anziano ha protestato: rivuole la sua casa. Inclusa la 92enne Eufrasia Angelantonio, che prima del sisma abitava nella parte storica di via Castello.
Gli aquilani si danno da fare. Hanno paura che tutto si fermi. Ma il ministro dellAmbiente stoppa la protesta e rassicura la popolazione. I detriti hanno i giorni contati. «La manifestazione è sostanzialmente superata dai fatti», assicura Stefania Prestigiacomo. Il motivo? «Per la rimozione delle macerie dellAquila è stata individuata una soluzione».
In pratica sono stati trovati tre siti di stoccaggio temporaneo e un quarto è in via di definizione. Dunque, già nei prossimi giorni comincerà - se sarà necessario anche con laiuto dellEsercito e dei Vigili del fuoco - la delicata operazione di trasporto dei materiali. E oggi arriveranno in Abruzzo dieci tecnici del Ministero per il sopralluogo nelle varie aree adibite a discariche. Poi lappello. «A questo punto - conclude la Prestigiacomo - sulla passione della denuncia deve prevalere la fiducia in uno Stato che per il sisma dellAquila ha dimostrato efficienza e rapidità di intervento senza precedenti. Entro pochi mesi le macerie saranno solo un ricordo e anche per il centro dellAquila potranno avviarsi i restauri e riprendere quelle attività socio-economiche che sono parte integrante della vita e della storia della città».
Il messaggio è stato lanciato anche al sindaco piddino, Massimo Cialente.
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