Paolo Marchi
Giocare gli ottavi pensando ai quarti. È la condizione dellArgentina. E non tanto perché gli infortunati, Lucho Gonzalez e Nicolas Burdisso, torneranno disponibili per il 30 giugno a Berlino (sempre che il Messico...) e non stasera a Lipsia, ma per lavversario con il quale sono destinati a misurarsi: la Germania. Dice una legge chiarissima ed eterna a livello di mondiali: mai incontrare la squadra di casa prima della finale. A meno di non essere una miracolata della fase iniziale, cosa che non si può certo affermare dellArgentina.
Secondo un sondaggio, i favoriti per il titolo sono Brasile e Argentina, 24% di favori luno e altrettanto laltra, con la Germania indicata dal 21,8. Una settimana prima che il torneo avesse inizio, il Brasile 53,4% e i cugini appena il 2,8. Poi è successo che si è giocato e i verdeoro hanno vinto senza tanta spettacolarità. Già, ma i tedeschi? Domanda con sottinteso malizioso: gli organizzatori, e che organizzatori, un Paese tre volte campione, possono uscire così presto?
E allora ecco che nessuno mette fretta ai due in infermeria. Per il Messico, mai un materasso per i campioni olimpici di Atene 2004, può bastare Coloccini al posto di Burdisso, con un attacco che vedrà riformarsi la coppia titolare Crespo-Saviola, con il supporto di estro e di assist garantito da Riquelme. Messi e Tevez si accomoderanno invece in panchina. Nel Messico invece, allenato dallargentino Lavolpe, rientrerà in attacco il titolare Jared Borgetti, calcisticamente anziano (ad agosto compirà 33 anni), ma sempre efficace sotto porta e figura carismatica. Assente a centrocampo lo squalificato Luis Perez, sarà la volta di Antonio Naelson Zinha.
Pekerman e la sua nazionale vedono allorizzonte lo strettissimo imbuto tedesco verso il quale è da sempre destinata la vincente del gruppo C. Sta di certo psicologicamente meglio lOlanda che, piazzatasi seconda, se batterà il Portogallo troverà la vincente di Inghilterra-Ecuador. In ogni modo, Pekerman è su di giri: «La mia squadra ha una mentalità vincente e molte ambizioni». Squadra nella quale, dato importante, nella prima fase hanno in pratica giocato tutti, 20 su 23. Gli esclusi? I due portieri di scorta più Scaloni, perché nemmeno contro lOlanda il ct ha toccato il centrocampo. Lì nasce tutto e quando il motore gira a meraviglia, meglio non rischiare improvvisi grippaggi, quindi Mascherano e Cambiasso (oggi Coloccini), con Maxi Rodriguez su un fianco e Riquelme libero di spaziare.
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