L’Arma non è una barzelletta Ecco la rivincita dei carabinieri

Sono star del piccolo schermo, hanno una caserma sul web e attirano sempre più giovani nelle loro file. Festa a Roma per i 194 anni con la storica sfilata a cavallo

L’Arma non è una barzelletta 
Ecco la rivincita dei carabinieri

Roma - Mondo carabinieri. Militari, protagonisti di barzellette, ora star della tv. Dietro la fiamma c’è tutto: la storia del costume che va dai brigadieri di Pinocchio alle fiction per la televisione. La divisa, le automobili, i pennacchi: c’è l’Italia di ieri, di oggi e di domani. Perché ogni giovedì ci sono quattro-cinque milioni di italiani che guardano l’ultima puntata della serie televisiva? C’è che l’Arma è tornata alla grande, passata attraverso il periodo grigio delle ironie su appuntati e marescialli. Chi le sente più le solite storielle sui militari poco svegli? Quello sembra un altro Paese. Ora i carabinieri piacciono, attirano, affascinano. Sono diventati moderni: sono rimasti gli storici calendari, però si è aggiunta la caserma virtuale su internet, dove una carabiniera spiega la nuova era. I sondaggi dicono che l’Italia si fida delle forse dell’ordine, a cercarle, a volerle. Ai concorsi ci sono sempre più ragazzi e ragazze che chiedono una divisa. I carabinieri sono lì, pronti ad accoglierli. Allora nell’ultimo forum della pubblica amministrazione lo stand più visitato era quello dell’Arma che ha presentato le ultime trovate tecnologiche per la sicurezza dei cittadini. Sicurezza, sì. Perché il fascino dei carabinieri non è solo spettacolo: è la vita quotidiana. È la realtà. Il marketing, la comunicazione, la tv, cavalcano evidentemente la fiducia della gente, cavalcano la verità: i carabinieri che non vengono più sfottuti, ma finalmente rispettati. I Ris che fanno le indagini scientifiche diventano protagonisti di un’altra serie tv, perché gli italiani vogliono sapere come lavorano, che cosa fanno, come lo fanno.

Forse non c’era mai stato tanto feeling tra l’Arma e il Paese. Eccoli i carabinieri di oggi, 194 anni dopo. Il compleanno è stato festeggiato ieri a Roma, a Piazza di Siena, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del ministro della Difesa Ignazio La Russa, dal capo di Stato maggiore della Difesa, generale di squadra aerea Vincenzo Camporini e del comandante generale dell’Arma, generale di Corpo d’armata Gianfrancesco Siazzu.

Il momento più emozionante, però, è stato lo storico carosello equestre, eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a cavallo per rievocare la gloriosa Carica di Pastrengo del 1848, prima degli onori finali al presidente della Repubblica, che hanno chiuso la manifestazione. L’attività degli uomini dell’Arma, invece, non si ferma mai, come dimostrano le cifre che tracciano un anno di lavoro. Nel 2007 sono state impiegate sul territorio 4.559.053 pattuglie, il 25,2 per cento in più rispetto al 2006, denunciate 361.864 persone e gli arresti sono lievitati a 94.140, con un aumento marcato di quelli fatti in flagranza.

Nel puzzle della lotta alla criminalità una tessera importante l’hanno messa le 4.626 stazioni disseminate sul territorio, che hanno fatto scattare le manette ai polsi di 52.861 persone, perseguendo 2.023.788 reati. A stretto contatto con la cittadinanza anche i 1.510 carabinieri di quartiere, che pattugliano le più popolose aree urbane. Furti, rapine, aggressioni e 24.383 criminali di strada sono finiti, invece, nella rete dei nuclei radiomobili, chiamati a intervenire spesso sulle richieste di aiuto giunte al 112. Anche i cieli e le acque hanno avuto i loro angeli custodi: 10mila sono state le missioni assolte dagli elicotteri dei quindici nuclei nazionali mentre le 154 motovedette hanno soccorso 454 imbarcazioni e salvato 1.829 persone. Vittoria anche sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, dove l’azione integrata dei comandi provinciali, delle compagnie e del Ros ha fatto finire dietro le sbarre 1.627 appartenenti ad associazioni mafiose, 370 latitanti eccellenti e ha portato al sequestro di 860 milioni di euro, tolti alla malavita.

Poi c’è il resto.

E nel resto i carabinieri per la tutela della salute, che hanno accertato 44mila infrazioni e del Comando tutela ambiente, che ha arrestato 151 persone, mentre il Comando patrimonio culturale ha recuperato 124.289 opere d’arte.

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