Nel corso dellOttocento il concetto dellarte non viene più riferito ai grandi ideali conoscitivi e religiosi o anche materiali, ma a un ideale specificatamente estetico. Larte dalla sua stessa sfera autonoma si pone come un problema coordinato nelle altre attività umane in un sistema generale della cultura di unepoca. Sia il «classico» che il «romantico» sono stati teorizzati tra 700 e 800, da Winckelmann e da Mengs, sostenuti da pensatori e letterati tedeschi, inglesi, e da Viollet-le-Duc in Francia. Tra il 1750 e il 1850 cioè tra la fase pre-romantica inglese del «sublime», del pittoresco e la poetica tedesca dello «Sturm und Drang», allincirca tra il periodo della Rivoluzione francese e quello Napoleonico, in Italia si trasforma in una sorta di neo-classicismo, naturalismo e un «bello» che va a seguito della cultura illuminista.
A fare rivivere la storia dellarte ottocentesca ci ha pensato il Museo Poldi Pezzoli che ha allestito una mostra di dipinti e acquerelli: «LOttocento: gli artisti e i collezionisti». Gian Giacomo Poldi Pezzoli aveva studiato e collezionato fino da giovane perchè condivideva gli ideali artistici e patriottici della nuova generazione di artisti milanesi. Infatti, negli anni Cinquanta, si avvicinò agli esponenti di punta del Romanticismo storico, da Giuseppe Bertini a Eleuterio Pagliano fino al napoletano Domenico Morelli. Artisti ai quali affidò la decorazione della propria dimora alla quale rimase legato per tutta la vita. Nel testamento Poldi Pezzoli, dispose che la sua collezione si arricchisse di opere darte antica e moderna; su questa base i primi direttori del Museo ampliarono questi settori con acquisizioni e donazioni inserendo nomi come Giuseppe Bertini, Camillo Boito, Antonio Fontanesi, Giacomo Favretto, Filippo Carcano e Mariano Fortuny. In 125 anni di vita il museo acquisì persino tra i tanti due splendidi «Autoritratti» di Francesco Hayez.
Il ponte tra il «sublime» e il «pittoresco» di questi autori è la poetica pre-romantica del pittore svizzero J. H. Füssli. Contro gli eccessi del barocco e al rococò si assiste nel nostro Paese al fenomeno della «sensibilità dellattimo», di cui Charles Baudelaire oltre a essere il maggiore poeta è anche il maggior critico darte e le sue osservazioni ai «Salons» destinati al gusto borghese sono infarcite di poesia. È in questo periodo dellOttocento anche la realtà sociale come la pittura di Millet o Pissarro, ma la realtà è anche la conoscenza. Courbet aveva annunciato il suo programma che unificava la realtà al bello e al poetico come Manet, Sisley, Bazille, Renoir, Degas, Courbet, Ingres... La percezione diventa non solo attiva, visiva, ma anche pittorica.
LOttocento: gli artisti e i collezionisti al Poldi Pezzoli in via Manzoni 12 dall8 marzo fino al 10 giugno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.