L’assessore ai voltresi: troppi pregiudizi sui rom

L’assessore ai voltresi: troppi pregiudizi sui rom

(...) sufficientemente lasciati esterrefatti per i contenuti arzigogolati ma certamente privi di costrutto».
«A seguito di accertamenti effettuati dal personale della Direzione Città Sicura presso la stazione dei Carabinieri di Voltri e presso il Distretto VII della polizia municipale, si può affermare che certamente stazionano, saltuariamente, nei giardini adiacenti alla piazza Lerda, persone extracomunitarie. Tuttavia non risulta che in passato queste persone abbiano infastidito o, a tutt’oggi, infastidiscano i passanti se non con la loro poco gradita presenza», scrive Scidone che aggiunge che «certamente la loro esistenza e la concentrazione in certe aree metropolitane, generano problematiche che hanno indotto i consiglieri all’interpellanza in questione. È da considerarsi che i primi contatti con gli stranieri, in generale, producono sempre un certo grado di antagonismo dovuto all’elemento della stranezza e al differente coefficiente di ricchezza morale attribuito a dei valori dati rispettivamente dalla popolazione autoctona e dagli immigrati». Dunque questione di punti di vista. Il fatto che gruppi di zingari occupino edifici in rovina (come è capitato proprio a Voltri, dove si sono verificati in passato anche incendi), o non si sappia dove trovino di che vivere visto che non risulta che lavorino, preoccupa solo i voltresi, mica l’assessore. Che sminuisce cercando di non infierire troppo e relegando il problema all’«antagonismo prodotto dalla pura e semplice stranezza si colloca ovviamente nella sfera del pregiudizio e non ha importanza morale maggiore del disappunto provocato da una certa foggia di abito o da un codice di galateo diverso dall’unico a cui siamo abituati». Una concessione Scidone la fa quando dice che «forse una esigua frazione di essi staziona, questuando, davanti all’ingresso del supermercato Pam, antistante la piazza Lerda, tuttavia è appena il caso di ricordare che il nostro ordinamento non prevede come reato l’accattonaggio, a meno che non siano coinvolti minori». Non basta: «Oggidì - scrive Scidone - che piaccia o meno, ci si deve pertanto confrontare con una sbalorditiva varietà etnica e religiosa, data dalla presenza inequivocabile di molta gente nuova, ansiosa di avanzare nel, per loro, nuovo paese. Se guardiamo queste persone con gli occhi della morale della classe media, non vediamo delle persone, ma cogliamo la differenza tra noi e loro. È evidente quanto possa essere incisiva questa considerazione in tema di emarginazione nei confronti di altre culture e, comunque, non si ravvisano gli estremi per poter impedire loro l’utilizzo degli spazi pubblici».
Scidone poi bacchetta anche un po’ i voltresi che si lamentano sempre e denuncia che «non corrisponde al vero che la delegazione di Voltri stia subendo un degrado, al contrario, il borgo è stato rivalutato con l’approvazione della convenzione tra il Comune di Genova e l’Autorità Portuale di Genova per la definizione dei rapporti afferenti l’attuazione di uno Schema di Attuazione Urbanistico relativo all’ambito speciale di riqualificazione urbana del litorale di Voltri con Delibera di Consiglio Comunale n.89 del 09 aprile 2002 e per la realizzazione della recente passeggiata a mare».
È evidente che l’assessore Scidone a passeggiare a Voltri non c’è stato, la promenade mostra con evidenza i segnali di un precoce degrado, visto che è fatta di assi di legno dove non viene effettuata una grossa manutenzione. Pazienza.

«Siamo senza parole - dicono i consiglieri comunali -, le risposte di Scidone sono senza alcun senso, adesso la colpa sarebbe dei cittadini che hanno pregiudizi». Pregiudizi, che forse, nella rossa Voltri, potrebbero sorgere adesso anche contro Tursi matrigna.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica