L’assessore imbianca l’ufficio

(...) staccato i quadri.
Il giovane responsabile del Turismo ha «battuto» anche la concorrenza di Tiziana Maiolo. L’assessore alle Attività produttive, forte della competenza sulla moda, vedeva gli uffici nel quadrilatero come la sede perfetta. «Credo che almeno una stanza della moda in via Bagutta sarebbe opportuno averla» spiega la Maiolo, ancora in cerca di locali per agricoltura e artigianato oltre che per la moda. Proprio lì in via Bagutta è in ristrutturazione la sede dei Combattenti e reduci della prima guerra mondiale e è probabile che le richieste dell’assessore si orienteranno verso i locali dei ragazzi del ’99.
Al momento la Maiolo è in via Larga, nell’affollatissimo palazzo dell’Anagrafe che ospita migliaia di cittadini (e questuanti) al giorno e in più altri tre assessori: Ombretta Colli (Aree cittadine e consigli di zona), Stefano Pillitteri (Qualità e Servizi) e Gianni Verga (Casa). La Maiolo si è trasferita da largo Treves, stesso indirizzo della De Albertis ma locali più belli e soprattutto ristrutturati su misura. In quelle stanze adesso si è insediata la responsabile delle Politiche sociali, Mariolina Moioli, con cui la Maiolo ha diviso mobili e soprattutto divani. Altre sedi fortunate lo Sport con vista Duomo di Giovanni Terzi e gli uffici di Maurizio Cadeo in via Dogana, a due passi dalle guglie e da palazzo Marino.
Ma il posto d’onore è toccato a Sgarbi. Erano stati gli uffici di Luigi Casero, assessore della prima giunta Albertini, poi ha lavorato lì lo scomparso professore Mario Talamona. Adesso che l’assessorato al Bilancio non esiste più, assorbito nelle competenze del sindaco, il luogo era in attesa di un nuovo inquilino di fiducia.

E è arrivato Sgarbi, che stava davvero stretto nell’abbaino di via Marino che gli sarebbe toccato in eredità da Stefano Zecchi. In più, il neo assessore ha posto anche un problema di orari, perché in via Marino gli uffici chiudono alle sette. E lui, invece, ama lavorare a tarda ora. È stato accontentato.

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