Agguantato con la zuccata di Hamsik (calciatore che si sta pian piano ritrovando) il posto donore del podio del campionato, il Napoli e Napoli iniziano a sognare. Lentusiasmo è quello dellera Maradona, come ha dimostrato il bagno di folla a Capodichino al ritorno della squadra dalla vittoriosa trasferta di Genova. Ma in casa partenopea, lobiettivo dichiarato resta la zona Champions. Certo con un tridente offensivo così, lundici di Mazzarri può fare molta strada. Cavani (ottimo lapproccio con i suoi nuovi compagni), Hamsik e Lavezzi hanno segnato in tre 20 dei 25 gol biancazzurri (meglio solo il Milan, 21 reti con Ibra, Robinho e Pato, e Palermo, 21 gol ma con 4 elementi - Pastore, Ilicic, Miccoli e Pinilla -). E a Marassi lassenza del «Pocho» ha liberato per una sera il Napoli dalla Lavezzi-dipendenza. «Il sogno è di arrivare in fondo avendo fatto più di quello che speravamo», dice il patron De Laurentiis, che guardando la classifica, preferisce parlare di «crescita graduale, un qualcosa che deve essere continuo nel tempo». Ecco, la costanza è ancora uno dei difetti del gruppo biancazzurro, capace di vincere cinque volte su nove lontano dal San Paolo, ma anche di regalare prove sconcertanti come quelle con Lazio e Udinese.
Il Napoli è entrato in «zona europea» un anno fa e da allora non è più uscito. Segno che il fuoriclasse non basta se non cè il gioco di squadra. Quello che Mazzarri ha predicato fin dallinizio della stagione, accettando anche linput societario (tagli allorganico per ridurre i costi) e puntando su un nucleo di calciatori. Sui quali ha costruito un gruppo che sa giocar bene e alloccorrenza sacrificarsi.
Tanto che De Laurentiis, come ha confermato ieri, cercherà sul mercato di gennaio solo «un difensore mancino», mentre a giugno rinforzerà la rosa con altri tre giocatori.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.