L’attirano nel covo e la stuprano Arrestati 5 ragazzi insospettabili

Casoria (Napoli)Cinque ragazzi, 20 anni il più giovane, 23 il più grande, lavoratori e studenti, anche un universitario, violentarono la notte del 25 agosto scorso ad Afragola, nel napoletano, una ragazza di 29 anni, fidanzata con uno del «branco», poi risultato essere il «basista del gruppo di violentatori. I carabinieri in due settimane di indagini li hanno individuati e arrestati per violenza sessuale di gruppo. Si erano conosciuti nelle notti della movida di Casoria (Napoli), in Piazza Principe di Piemonte, luogo di ritrovo di centinaia di ragazzi. Anna e Mario avevano simpatizzato subito, nonostante la forte differenza di età: 29 lei, 22 lui. Una pizza e un gelato con gli altri ragazzi della comitiva nei locali della Piazza. Poi qualche uscita da soli, nei giorni di ferragosto. Sembrava sincero Mario, andava a prenderla con la sua Smart Four, comprata con il frutto del suo lavoro di manovale e insieme andavano in giro.
Ad Anna sembra di toccare il cielo con un dito: figlia di genitori separati, disoccupata, una vita sicuramente non nell’agiatezza, con Mario la vita sembrava finalmente diversa. Poi, il 25 agosto, la fine dell’equivoco. È sera quando il ragazzo va a prenderla a casa, a Pollena Trocchia, nel napoletano. Fanno un giro in auto. I due fidanzatini vanno in un bar, a Casalnuovo (popoloso centro alle porte di Napoli), prendono una vodka, quattro chiacchiere ancora, seduti ai tavolini del locale. «Voglio stare un po' con te» le dice Mario. Il silenzio della ragazza, un lieve cenno con la testa, equivalgono a un assenso. Si rimettono in auto e partono.
Mario sa già dove andare. Lo sapeva ancor prima di andare a Pollena Trocchia a prendere Anna. Porta la ragazza ad Afragola e ferma l’auto davanti a una scuola abbandonata. È li che il manovale intende trascorrere la sua folle serata con la ragazza. Dentro, squallore ovunque, rifiuti, finestre rotte, porte sgangherate, animali. Quattro ragazzi che non aveva mai visto arrivano nella scuola e si dirigono proprio verso di lei. Le loro intenzioni sono chiarissime. «Mario ma che cosa vogliono?». Anna si illude che almeno quello che riteneva fosse veramente il suo fidanzato prenda le sue difese. Invece, Mario, resta immobile, anzi osserva compiaciuto quelli che in realtà sono i suoi amici - complici. L’incubo per Anna inizia in quel momento, sotto lo sguardo traditore di Mario, subisce la violenza dei cinque aguzzini. Dura ore lo stupro ma, in un impeto di orgoglio riesce a ribellarsi al «branco» ma viene picchiata e bloccata. Anna viene trascinata fuori la scuola e sbattuta nella Smart dove viene rapinata anche del portafoglio con pochi spiccioli. L’auto riparte sgommando, ma dopo poche centinaia di metri viene sbattuta fuori dalla Smart in corsa. Un automobilista di passaggio la soccorre e la porta in ospedale dove denuncia lo stupro di gruppo ai carabinieri. I militari della compagnia di Casoria si mettono subito al lavoro. Individuato il primo anello della catena criminale, Mario, con il passare dei giorni, anche gli altri quattro del branco vengono identificati e arrestati. Anna li riconosce, forse al processo avrà giustizia.

La ferita dopo due settimane è ancora aperta. Adesso dal buio di quella scuola resta l’orrore. Anna sta cominciando a uscire con un ragazzo che ha preso a cuore i suoi problemi. Forse ce la farà.
carminespadafora@libero.it

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