da Roma
Una carambola pazzesca che coinvolge quattro, cinque auto, il rumore dello schianto e delle lamiere che si squarciano, poi una delle macchine, fuori controllo, si abbatte sulla fermata dellautobus di via Montanari, a Fiumicino, non lontano dalle piste dellaeroporto romano. Sono le 7.45 e ad aspettare lo scuolabus, su quella fermata di fortuna, senza marciapiedi né pensiline, ci sono mamme e bambini. Quando torna il silenzio ci sono decine di corpi stesi per terra, falciati dalle auto schizzate ovunque. Per cinque di loro non cè più niente da fare. Muoiono sul colpo una donna romena di 32 anni, Roczika Ciobanu, e le sue due figlie Bianca, sette anni, e Ioana, 14, e Marzia Micarelli, 36 anni, romana. Spira poco dopo larrivo in ospedale unaltra ragazzina, Jessica M., 13 anni. La figlia di Marzia, Gaia, viene portata di corsa allospedale San Camillo e operata per tamponare lemorragia interna: condizioni critiche, ma non è in pericolo di vita.
Otto in tutto i feriti: tra loro una donna di 49 e una bimba di 9, travolte dalla Fiat Stilo che, secondo alcuni testimoni, avrebbe dato il via alla sequenza di incidenti, oltre agli occupanti delle automobili coinvolte. Il luogo dello schianto sembra il teatro di un attentato: rottami ovunque, pezzi di cerchioni spezzati, corpi straziati sullasfalto coperto di vetri rotti, le auto ridotte ad ammassi di lamiere. Le grida dei feriti e i pianti dei superstiti sotto choc accolgono i soccorritori, mentre la polizia stradale cerca di ricostruire la dinamica della tragedia. Lipotesi che prende piede è che la Stilo abbia cambiato improvvisamente carreggiata, finendo per schiantarsi frontalmente con un pick up Mitsubishi per poi rimbalzare contro una Fiat 600 e fermarsi su un marciapiede, travolgendo due passanti. Il fuoristrada, sbilanciato dallurto, sarebbe finito contro una Golf che seguiva la Stilo, e proprio la Volkswagen a quel punto sarebbe carambolata sul lato della carreggiata dove cè la fermata del bus, travolgendo prima una Toyota in sosta e poi falciando le vittime.
Gli agenti della polstrada stanno incrociando testimonianze e rilievi raccolti sul luogo dello schianto, mentre gli esami tossicologici sugli automobilisti in serata non avevano dato esito. La lancetta del tachimetro della Stilo è bloccata sui 210 chilometri orari, ma non è chiaro se quella fosse la velocità a cui procedeva la Fiat o se lo strumento sia «impazzito» dopo limpatto. Di certo, considerate le condizioni dei rottami, qualcuno correva decisamente troppo.
Sulla strada, non lontano dalla Roma-Fiumicino, pochi minuti dopo la strage arrivano i parenti delle vittime e i residenti della zona. Lacrime, grida.
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