(...) Esattamente quello che avevamo scritto: il delegato Rsa della Cisl, Mauro Boffelli, non aveva firmato latto, tanto che per il sindacato aveva dovuto firmare la segreteria. Lautorità Portuale, per mano del dirigente servizio comunicazione, Danilo Cabona, affida a un comunicato la propria posizione e precisa che: «La richiesta di stabilizzazione di alcuni contratti di lavoro a tempo determinato è stata avanzata in maniera unitaria da tutte le Organizzazioni Sindacali. LAutorità Portuale di Genova ritiene doveroso valutare in maniera approfondita e secondo la normativa in vigore, la possibilità di inserimento in organico di figure professionali, che hanno dato ampia dimostrazione di capacità e di dedizione allEnte (per precisione, si ricorda che si tratta di soggetti che iniziarono la loro collaborazione anteriormente allinsediamento dellattuale gestione dellEnte)». Proprio così. Occorre «valutare» e rispettare «la normativa in vigore». Soprattutto, proprio come avevamo scritto, lAutorità Portuale non intende affidarsi a concorsi, ma scegliersi i nuovi assunti visto che sa già di voler fare entrare «figure professionali, che hanno dato ampia dimostrazione di capacità e di dedizione allEnte» e persino quando sono state assunte a tempo determinato. Cioè, par di capire, si sa già chi dovrà entrare.
Il comunicato prosegue sul problema della certificazione della valutazione dei rischi, documento necessario per legge che gli enti come lAutorità Portuale dovrebbero avere prima di procedere a nuove assunzioni. E che manca in tutti i reparti esterni, a Ponte dei Mille, come nelle officine «In ordine alla valutazione dei rischi - scrive Cabona - lEnte ritiene di avere correttamente riportato quanto di sua competenza, sia per Palazzo San Giorgio, sia per la sede di Ponte dei Mille». Ok, lEnte «ritiene». La precisazione non dice che queste certificazioni esistono. Come nulla si dice sul necessario piano triennale delle assunzioni.
Infine nellarticolo si faceva riferimento al piano di riorganizzazione dellAutorità Portuale. Senza dire che sarebbe cosa sbagliata o negativa, ma solo che avrebbe accorpato sotto il diretto controllo del segretario generale tutta una serie di incarichi e funzioni prima distribuiti sotto varie direzioni. Ma lAutorità Portuale ha ritenuto di «giustificarsi» anche su questa anticipazione: «Circa il progetto di riorganizzazione, si tratta di documento in corso di valutazione e confronto e che, nella sua finale configurazione, verrà doverosamente sottoposto al vaglio del Comitato portuale». Le «precisazioni» di Cisl e Autorità Portuale finiscono per ammettere che un po di nervosismo in banchina su queste grandi manovre ci devessere. La speranza è quella che il segretario generale riesca a trovare la soluzione per fare le assunzioni volute senza violare alcuna norma.
Una strada potrebbe essere quella offerta dalla Finporto, il braccio operativo dellAutorità Portuale cui vengono affidati i servizi esterni, pur restando sotto il diretto controllo di Palazzo San Giorgio. A Finporto potrebbero essere «girati» un po di impiegati e operai che aprirebbero vuoti in pianta organica nellAutorità Portuale. Vuoti da colmare con nuove assunzioni.
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