L’autostoppista salito solo all’ultima fermata

Magari è solo leggenda, ma Manzo l’ha proprio portato Palmieri. Era lì che cercava un passaggio e l’attuale responsabile del settore giovanile del Parma lo ha subito riconosciuto: ciao, come va, cosa fai... Andrea Manzo sale in automobile e gli dice che allena a Venezia, sta bene ma potrebbe stare meglio. Alle 15 del 12 luglio 2007 nel centro sportivo di Collecchio, il direttore sportivo Gabriele Zamagna presenta alla stampa Francesco Palmieri, ex bomber di Sampdoria e Lecce, assieme ad Andrea Manzo, ex Milan, Fiorentina, Samp, Udinese, Avellino, Vicenza e tanta B. Il primo è il nuovo responsabile del settore giovanile, il secondo guiderà la Primavera. Adesso se uno chiede a Francesco Palmieri come nasce il fenomeno Manzo, lui risponde che lo seguiva da tempo, perfino quando allenava al PortoSummaga.
Comunque a Collecchio in questi giorni ci sono i lucchetti ai cancelli e il presidente Tommaso Ghirardi ha detto che con Cuper sarebbe andato sicuro in serie B. Ha visto la squadra con la testa da una parte e nessuna girata verso Cuper, così ha pensato a Manzo.
A Parma invece dicono che è di moda l’allenatore che conta zero e fa quello che decide il presidente. Non s’è mai visto un cambio all’ultima di campionato, nel tamburo c’è un colpo solo e Manzo sembra l’agnello sacrificale designato, la prova che il Parma non concede niente neppure alle malignità: ha esonerato un ex interista e ha preso un ex milanista: «Ma non è per questo - ha detto Ghirardi -. Sono insinuazioni di bassa lega che non meritano neppure una risposta». E così Manzo, se ha ben capito, dovrà solo fare una cosa: non disturbare i ragazzi che devono dimostrare di sapersela cavare da soli. Il presidente li ha responsabilizzati, cioè gli ha tolto l’allenatore. Questo naturalmente è quello che si dice a Parma, in realtà Manzo non era completamente all’oscuro di tutto, perché l’11 marzo di quest’anno, proprio mentre Ghirardi stava decidendo con chi sostituire Di Carlo, a Collecchio l’allenamento lo ha diretto lui. Un solo giorno, ma quando il presidente gli ha telefonato per comunicargli il nuovo incarico gli è tornato in mente fotogramma dopo fotogramma. La sua carriera da calciatore non è stata esattamente una galleria di successi, da allenatore i precedenti non sono migliori compreso quel Genoa-Venezia del 2005, affrontata da Manzo con 15 indisponibili e tanta Primavera. Il Genoa si giocava la serie A, il Venezia già retrocesso in C fece una partita da paura. Perse 3-2 ma trovarono una valigia con 250mila euro, il portiere venne sostituito durante l’intervallo e il Genoa finì in C per illecito.


Sulla formazione non trapela nulla tranne la certezza che Lucarelli lo schiererà di sicuro, gli altri li ha allenati qualche ora ma il bomber livornese lo ha avuto nella Primavera un paio di volte quando era in recupero. È d’accordo anche Ghirardi. In fondo dei quattro allenatori che decideranno il campionato è quello che rischia meno, ufficialmente delegittimato per aiutare la squadra.

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