Là dove si pubblicava il Manzoni oggi sfilano le grandi griffe

Là dove si pubblicava il Manzoni oggi sfilano le grandi griffe

Nella seconda giornata della fashion week dedicata all'uomo, Milano è si risvegliata fra nuove location e allestimenti a sorpresa. La moda fa rivivere i palazzi del centro, ma anche le nuove zone post-industriali. Da tenere d'occhio quella intorno a corso Lodi, dove ieri è stato inaugurato lo spazio Progetto Calabiana Milano, in via Calabiana, quartiere cool già scelto da molte maison della moda (da Bottega Veneta alla Fondazione Prada). Ex cartiera che due secoli fa pubblicava in esclusiva le opere di Manzoni, ora lo spazio (di proprietà dell'imprenditrice Marina Salomon e di Massimiliano Bizzi, fondatore di White) è una location polifunzionale di 9mila metri quadri ristrutturata in stile dèco dall'antiquaria Roberta Tagliavini. Ospita showroom temporanei e stabili, un ristorante di cucina emiliana, e soprattutto spazi espositivi per giovani stilisti e brand emergenti (e non), che la struttura aiuta a districarsi nei meandri del mondo fashion, procurando qualsiasi cosa: dalla sarta allo styilist, fino al buyer. Presentano qui brand come Cangiari, Natural Born Elegance, Daks London, Collection Privée? e lo stilista Fabio Quaranta, che ieri ha inaugurato con una sfilata lo spazio di 2mila metri quadri dedicato agli eventi (non solo moda, anche design, arte, musica). Dopo la cena, party dedicato ai nuovi magazine indipendenti, fra i quali Toilet Paper di Maurizio Cattelan. Gli altri eventi, con allestimenti a sorpresa, erano tutti in centro.
Roberto Cavalli e il figlio Daniel hanno trasformato un attico di Galleria Passerella in un moderno Gentlemen's Club londinese: ambiente ovattato e note blues dei Cyborgs dal vivo, per presentare la nuova collezione appesa su busti sartoriali a sottolineare la perfezione dei capi che spaziano dagli smoking formali ai giubbotti in denim. Bally ha cambiato i connotati al Circolo della Stampa, ricreando un percorso dedicato alla prima scalata dell'Everest, con una tenda che riproduce quella dei mitici scalatori che nel '53 arrivarono per primi in vetta con gli scarponcini Bally ai piedi, ora riproposti in una collezione ispirata proprio a quel mondo. In attesa della prossima collaborazione con Matthew Williamson (annunciata ieri), Ballantyne ha trasformato lo showroom di corso Italia in una foresta inglese popolata da cervi, la stessa che ha ispirato la nuova collezione che rivisita l'archivio storico proponendo però capi innovativi come i cappotti in tessuto di maglia. Il Museo del Risorgimento è diventato una location modaiola per il lancio di MP, nuovo brand di Massimo Piombo e la sua raffinata collezione uomo e donna che mescola tessuti, colori e abbinamenti inusuali.

E la rivoluzione è arrivata anche nella boutique Valentino in Montenapo, con la performance di Liu Bolin, artista camaleontico che si è mimetizzato fra i capi delle nuove collezioni camouflage, stampa che andrà molto di moda già dall'estate prossima.

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