L’eccezione Ma Ivano Fossati rimane sempre fedele alla musica

Lui a X Factor ci è andato l’anno scorso, tranquillamente. E nessuno, o quasi, ha polemizzato. Della grande generazione di cantautori, Ivano Fossati è forse il più irrequieto ma, paradossalmente, il più lineare. Musica innanzitutto. Certo, non ha mai nascosto le sue simpatie per una sinistra talvolta più ideale che reale. Ma si è pentito pubblicamente di aver concesso all’Ulivo l’utilizzo propagandistico di un suo brano, quella «Canzone popolare» che, vista la grande qualità, avrebbe comunque vissuto di vita propria. Genovese, sta per compiere i cinquantotto anni dopo aver trascorso un’estate in tournée e aver regalato, al Festival Gaber di Viareggio, una performance che ha lasciato senza parole tutti, compreso il suo compagno di duetto, Morgan. Insomma, in questa spasmodica ricerca della musicalità e della sua giusta declinazione, Fossati ha trascorso tutta la sua carriera che ormai produce album come «Musica moderna» che sono stupefacenti per vitalità e anche complessità della produzione.

A lasciarlo concentrare sulla creatività c’è anche la libertà da certe pastoie che appesantiscono altri: non deve passare la vita a smentirsi né a rinnovarsi. Continua a essere quello che è sempre stato, un ricercatore musicale colto e ispirato che non ha paura di rimanere fedele a se stesso. PG

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