L’economia è un giallo dove i conti non tornano

È il sogno di tutti i giornalisti: fare un’indagine vera, scoprire qualcosa che possa cambiare - almeno per una volta - le sorti dell’economia, o della politica. O di tutte e due, come in Free Press (Baldini Castoldi Dalai, pagg. 287, euro 19): perché quella scritta da Simone Scelsa e Massimo Sideri è una storia di fantaeconomia e fantapolitica al tempo stesso. Siamo infatti in piena campagna elettorale per il primo presidente dell’Europa, quello di cui Kissinger sarcasticamente chiedeva il numero di telefono, e tra i candidati spunta un magnate dell’editoria - on n’y soit qui mal y pense - però gratuita. Quanto all’economia, il prefisso fanta è forse meno azzeccato: la guerra fra inventori di codici criptati che consentono transazioni da capogiro e hacker abilissimi che cercano di violarli è fin troppo reale.
Ma un conto è leggerne sui giornali e un altro trovarsi immersi in un giallo con tutti i crismi, a cominciare da un omicidio apparentemente inspiegabile. A lasciarci le penne è un giornalista spagnolo di Live!, il giornale gratuito e paneuropeo di proprietà dell’editore-candidato, che lo cavalca verso la vittoria. Il successo è tale da far nascere più di un dubbio sull’origine della sua fortuna, apparentemente quanto inspiegabilmente inesauribile (anche nel fantafuturo i giornali, soprattutto se gratis, rendono poco...). Ma non è questo, almeno all’inizio, a spingere all’indagine il protagonista Max Calvo, quanto la voglia di scoprire la verità sulla morte del suo amico: un incidente, secondo la polizia di Barcellona, ma allora che cosa cercavano nel suo appartamento? Forse un cd pieno di numeri, che Max trova in una scatola di sigari cubani... Lui i mezzi per indagare li ha: non per nulla scrive di economia per Il Dossier, immaginaria testata milanese che in realtà è un avatar (irresistibile) di quelle vere e famose.
D’accordo, il giornalista «prestato» all’indagine non è una novità. Ma lo è che, invece del solito cronista d’assalto, a misurarsi con i criminali sia un giornalista economico. D’altra parte, è nei numeri che si nasconde spesso il crimine, come ben sa Massimo Sideri, che per il Corriere ha seguito i crac Cirio e Parmalat.

Raccontare il resto della storia è un delitto: garantita, comunque, l’abbondanza di colpi di scena, di qua e di là dall’Oceano. Non per nulla l’altro coautore, Simone Scelsa, oltre che avvocato è inventore di videogame. La doppia firma, d’altronde, al giallo italiano porta bene: ricordate La donna della domenica?

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