da Roma
Il «no» secco secco, in televisione, di Romano Prodi alla riduzione delle tasse provoca più duna perplessità nella maggioranza. La questione fiscale ritornerà in primo piano oggi e domani negli incontri che il premier avrà con i presidenti delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, Lino Duilio e Enrico Morando, e con i capigruppo della maggioranza. Sintetizza Morando: «Se cè un extragettito, bisogna tagliare le tasse ai contribuenti leali: è scritto nel Dpef».
Battaglia persa, quella di Morando. Prodi ha parlato, e per una volta è stato chiaro: le aliquote dellimposta sul reddito non si toccano, al massimo si farà qualcosa sullIci. «Visto che non ci sarà la diminuzione dellIrpef, spero nellIci», sospira il ministro guardasigilli Clemente Mastella. Tiziano Treu (Margherita) sulle tasse sollecita un «segnale tangibile». Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani chiede misure fiscali per il sostegno dei redditi più bassi; ok di Epifani anche allIci, purché il taglio dellimposta sia accompagnato da sgravi per chi vive in affitto.
Sul piatto, insomma, rimane solo lIci. A quanto pare, il taglio dellimposta verrebbe attuato aumentando a 290 euro (dagli attuali 103 euro) la detrazione sulla prima casa: secondo i tecnici ministeriali, questa cifra, di fatto, esenterebbe dal pagamento dellIci circa il 40% dei proprietari. Costo complessivo della misura: circa 1,8 miliardi. Ma il «pacchetto casa» dovrebbe contenere qualcosaltro, forse una piccola detrazione fiscale per chi vive nella casa in affitto ed alcune altre misure di politica abitativa di cui ieri Prodi ha discusso con il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero.
Il pacchetto casa - Ici compresa - finirà molto probabilmente nel decreto di accompagnamento della Finanziaria. È questa lopinione del presidente della commissione Finanze di Montecitorio, Paolo Del Mese. E lo confermano anche fonti di Palazzo Chigi. Sarà comunque il Consiglio dei ministri di venerdì a valutare se affiancare o meno alla Finanziaria un decreto legge con le misure sulla casa, Ici e quantaltro, spiega il sottosegretario allEconomia Nicola Sartor. «Ancora - aggiunge Sartor - non è stata presa alcuna decisione in proposito, perché se ne dovrà discutere con il Quirinale e i presidenti di Camera e Senato». Fausto Bertinotti è favorevole allo «spacchettamento» delle misure sul welfare, perché la Finanziaria, osserva, devessere «snella» e non uno dei soliti provvedimenti omnibus. Palazzo Chigi fa sapere di essere «assolutamente daccordo» con Bertinotti, e si muove alla ricerca degli strumenti legislativi più adatti. Venerdì, in Consiglio dei ministri, ci sarebbe una prima «sgrossatura» del testo, che sarà presentato alle parti sociali prima dessere approvato il 28 settembre. Secondo il ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, in Finanziaria potrebbe finire anche uno sgravio per i libri scolastici.
Mentre Prodi e i suoi ministri riflettono sui contenuti del decreto da affiancare alla Finanziaria e sul taglio dellIci prima casa, leconomia rallenta. Nella prima bozza del World Economic Outlook anticipata dallagenzia Radiocor, il Fondo monetario internazionale prevede per lItalia una crescita 2007 dell1,8%, inferiore dello 0,2% alle stime del nostro governo. Peggio ancora andrà nel 2008, con un Pil che crescerà dell1,6% contro l1,9% ipotizzato nel Dpef. Insomma gli economisti di Washington concordano con quanto detto qualche giorno fa dal governatore di Bankitalia Mario Draghi, che ha parlato di «un rallentamento nellordine dello 0,2%». Per quanto riguarda il deficit, il Fmi conferma la stima del 2,2% per questanno, e in aumento al 2,3% lanno prossimo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.