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«L’eleganza classica trasmette emozioni»

La classe di Noris Morano: «La moda più chic? Quella degli anni ’20 e ’40 con donne come Garbo, Hepburn e Bacall»

La prima cosa che noti è la sua massa di capelli rossi. Lasciati liberi a volteggiare nell’aria. Subito dopo, l’eleganza. Sempre raffinata, personale, mai noiosa o banale. Noris Morano, d’altronde, è prima di ogni altra cosa una donna di grande personalità e carattere, caratteristiche che trasmette, come ovvio, nel modo di vestire. Dunque con chi, se non con lei, parlare di ritorno al classico e di eleganza senza tempo? Torinese di nascita (ha lavorato alla Fiat tanti anni e continua a essere consulente per la comunicazione d’impresa) è ormai milanese adottiva da quando ha sposato l’antiquario Carlo Orsi e con lui ha avuto due figlie. «Non mi considero una donna elegante», dice. Ma è solo un vezzo, una civetteria. Soprattutto se a dirlo è proprio lei che possiede una collezione di abiti antichi da far invidia a un museo.
Cosa cerca in un vestito?
«Un’emozione. E certi abiti sanno trasmettere qualcosa di particolare. Acquisto un capo non per metterlo una sola volta ma per utilizzarlo in più occasioni. Mi piace l’idea di farlo vivere tante volte. E lo stesso abito può avere un’immagine diversa con accessori diversi. E spesso sono gli accessori a fare la differenza: se scarpe e borsa sono chip, diventi chip».
Secondo lei per essere eleganti bisogna spendere molto?
«La prima risposta è sì, è inutile nasconderlo. Ma si può essere eleganti in modo essenziale. Certi grandi magazzini propongono un’offerta tale che ci si può vestire bene anche con pochi soldi, basta saper scegliere. Non a caso l’eleganza è un tubino nero».
Quali sono i suoi criteri per scegliere come vestire?
«Compro quel che mi piace e non secondo l’umore. Pezzi basici e qualche tocco particolare che denoti la personalità».
Qual è la moda che ritiene più chic?
«Quella degli Anni ‘20 e ’40. E penso a donne come Greta Garbo, Kathrine Hepburn e Lauren Bacall, indossavano abiti perfetti».
Gli ultimi acquisti per l’inverno?
«Un cappotto e un twin-set di Loro Piana. Scarpe di Prada e Manolo Blanik. E ho arricchito la mia collezione con abiti cinesi antichi. Ho trovato anche capi del ‘700. E due paia di pantaloni.

Ovviamente fatti su misura da Saraceni».

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