L’elicottero d’emergenza posteggiato a Malpensa

C’è una promessa: prenderà il volo il prossimo 21 luglio. Ma di promesse così se ne sentono da due anni e le date annunciate vengono sempre disattese. Calcolatrice alla mano, Burlando e la sua giunta potrebbero arrivare a risparmiare quasi 500mila euro in termini di incendi boschivi se solo l’elicottero della protezione civile si mettesse in volo. Partendo dal presupposto che per l'emergenza incendi la Regione mette a disposizione quattro elicotteri, uno per provincia, che costano esattamente 100 euro al minuto a intervento, mentre il dipartimento della Protezione Civile Nazionale che gestisce direttamente i canadair ne ha collocato due di stanza all'aeroporto Cristoforo Colombo: costo dell'operazione il doppio. Così come specificato da Enrico Vincenzi, responsabile del settore Protezione Civile e Pubblica incolumità del Comune di Genova, e dall'assessore alla Sicurezza a Tursi, Francesco Scidone che parla «di un costo orario importantissimo. Migliaia di euro l'ora». Per l’esattezza seimila euro per una sola ora di intervento. Per otto ore ce ne vogliono 48mila, e se poi queste ore le moltiplichiamo per almeno dieci giorni, viene fuori la modica cifra di 480mila euro. Perché, la cronaca dimostra, che mediamente l'emergenza incendi nei periodi estivi non dura meno di dieci giorni. Quando sì è fortunati.
Conti alla mano dunque, la Regione potrebbe decidere di risparmiarli, almeno in parte, garantendo finalmente l'utilizzo di un quinto elicottero antincendio, che da due anni manca all'appello. Si tratta dell'«Agusta Westland Grand», un mezzo da 6 milioni e 500mila euro, donato dalla Fondazione Carige alla Regione Liguria, che doveva essere messo a disposizione dei Vigili del Fuoco a seguito di una convenzione tra Regione e Ministero dell'Interno, già nel luglio 2008. Obiettivo: potenziare i servizi di emergenza e soccorso in Liguria. Due anni, che non sono serviti però a sbloccare una situazione che avrebbe messo in condizioni di operatività il mezzo di soccorso, così fondamentale, e un valido supporto all'impegno di Vigili del Fuoco, Forestale, Protezione Civile, forze dell'ordine e Polizia Municipale, che la scorsa estate hanno lavorato alla drammatica emergenza degli incendi nel levante cittadino e in Val Bisagno.
Ma, malgrado sia stata siglata tanto di intesa tra l'ex prefetto Annamaria Cancellieri, il presidente della Fondazione Carige Flavio Repetti e il presidente Burlando, allora al suo primo mandato in Regione, il veicolo resta fermo a Malpensa, per la mancanza di contributi per la formazione dell'equipaggio. L'elicottero doveva invece essere posizionato all'aeroporto di Villanova d’Albenga, con il preciso intento di raddoppiare il servizio offerto con il corpo dei Vigili del Fuoco con base al Cristoforo Colombo. Della vicenda si sono occupati il consigliere regionale Alessio Saso e l’ex consigliere Pdl Gianni Plinio.

Entrambi nel 2009 hanno presentato interrogazioni urgenti alla giunta: a rispondere fu Claudio Montaldo, l'assessore alla Salute in Regione, che dichiarò: «Vi è un'inerzia che a questo punto giudico molto grave da parte di chi ha la responsabilità per rendere operativa la macchina». L’ultima promessa è quella di metterlo in volo entro fine messe. Il nodo al fazzoletto è messo, ma cinquecentomila euro nel maialino entrano comunque.

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