L’ennesimo corteo anti-Gelmini fa flop: rinviata la festa

Quando i manifestanti sono entrati in Duomo gli altoparlanti montati su un furgoncino sparavano a tutto volume le note della Marcia Trionfale dell’Aida. Forse un po’ troppo per una manifestazione che prevedeva 50mila persone, ma è arrivata a stento a 10. Complice anche la pioggia, la maggior parte dei manifestanti anti-Gelmini hanno poi preferito shopping e aperitivi alla contestazione, lasciando il sagrato a poche centinaia di irriducibili.
Un sabato di protesta un po’ sottotono, anche se separare in tre tronconi la manifestazione ha dato ottimi risultati. Nel senso che l’effetto sul traffico, andato immediatamente in sofferenza, è stato triplicato. I tre cortei sono partiti intorno le 15.30 da piazza Lima, Porta Romana e Piazzale Baracca, in testa camion con impianti di amplificazione. All’arrivo in Duomo infatti era prevista una festa con animatori, bande musicali, giocolieri e saltimbanchi, poi rinviata per pioggia.
In strada studenti medi e universitari, ricercatori, professori, genitori, bambini, personale tecnico amministrativo Ata e maestre di ReteScuole.

Già che c’eravano, alcuni manifestanti hanno contestano anche il ministro Renato Brunetta e pubblicizzato lo sciopero generale del 12 dicembre della Cgil. Sul fronte dell’ordine pubblico una passeggiata di salute: la presenza di mamme e bambini ha scoraggiato i più facinorosi. In tutta la manifestazione una sola scritta contro il governo in via Mazzini.

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