Ha vinto la centrifuga. Più sei lontano dal potere, meglio è. Vince chi spara contro tutti, come Grillo e gli oppositori radicali; o chi si mette in proprio, come Tosi e Orlando; perde chi ha governato o governa.
Ha vinto la centrifuga, anche in Europa. Hollande non ispira nulla, né fiducia né sfiducia. Ma Sarkozy ha tradito i francesi e la destra che lo elesse. Si è arreso alle banche e alla Germania, ha buttato a mare l’amor patrio e il programma gollista che lo aveva portato all’Eliseo, ha cercato di fregare l’Italia in Libia e in Europa, ha sposato una donna antipatica ai più, arrivista e radical-chic (gli exit poll dicono che Carlà si prepara a mollarlo)...
Ma che aria tira in Europa, dalla Grecia in su? Perde chi governa e cresce chi è più radicale, e questo era scontato, ma sale la sfiducia verso l’Euro e la Tecno-Europa, e ci si rifugia nel passato: lo Stato sociale o il Front national per i francesi, le forze nazionali e radicali per la Grecia.
In Francia non ha vinto l’internazionale socialista, che è solo la cresta vistosa di piazza.
Ha perso Sarkozy e il dominio tecno- germanico.Non cresce l’antipolitica ma l’antipotere, ovvero il voto contro chi governa, ha governato e il disgusto verso i privilegi di chi comanda.
In Italia alla crisi europea si aggiunge il malaffare politico e
il governo dei tecnici con maggioranza anomala. Dopo Berlusconi, il Pdl non regge unito, si spacchetta in tre anime confederate: P come Popolari, D come destra, L come liberali.Un ciclo è finito, è tempo di azzerare...
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