L’esperto di internet sdogana Biasotti nelle zone rosse

L’esperto di internet sdogana Biasotti nelle zone rosse

«Ho appena litigato con le poste, le lettere che ho spedito per presentare la mia candidatura non sono mai arrivate». Meglio il sistema multimediale, allora. Internet, le e mail, magari anche Facebook, il social network più popolare al mondo. Impossibile non cadere in questo confronto se l’interlocutore che hai davanti è Andrea Cevasco che i lettori del Giornale conoscono come fondatore del gruppo di Facebook «Amici del Giornale- Genova», punto di riferimento per i lettori della cronaca ligure del nostro quotidiano che dibattono, sviluppano e approfondiscono su internet i temi trattati dal loro quotidiano.
«Ed tra i gruppi dedicati ad un giornale più popolari in Italia», un successo nato con il passaparola e di cui Cevasco è fiero: «È nato con lo spirito di pubblicizzare maggiormente l’acquisto del Giornale e la sua diffusione - racconta -. Perché c’è l’esigenza, in una città come Genova ed in una Regione come la nostra, di dare più eco possibile ad un’altra prospettiva. Il profumo della carta stampata è qualcosa di meraviglioso, così come leggere un giornale cartaceo è differente dal visualizzare un monitor. Ma ogni strumento è utile alla causa».
Andrea Cevasco corre per il consiglio regionale nella «lista civica per Biasotti presidente»; ha 46 anni e una moglie, Nicoletta, da cui ha avuto due figli, Emanuele e Davide. Per lui si tratta di un esordio totale in politica e la sua campagna l’ha fatta lasciando ai margini internet e i blog e camminando tra mercati e quartieri: «Confrontarsi con la realtà del territorio è ancora la cosa più importante: ho incontrato i commercianti dei Civ come quelli dei mercati rionali. Sono stato ovunque mi è stato possibile ed ho proposto le idee e i modelli presenti nel programma di Biasotti: in pochi mi hanno chiuso la porta in faccia, quasi tutti mi sono stati a sentire».

Il segnale positivo letto da Cevasco nella disponibilità delle persone, anche nelle zone più rosse della Provincia, si fonda sulla concretezza della proposta del centrodestra: «In tanti mi facevano notare come tra i programmi di Burlando e Biasotti cambino solo le sfumature: ma quando sottolineavo che la differenza sta nella possibilità di realizzare quanto scritto, tutti comprendono le difficoltà e le contraddizioni della sinistra e la praticità di Biasotti».

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