L’estate di Porta Romana drink e cena sotto le stelle

Al Ragno d’oro tra fichi, aranci e un maestoso ulivo di 300 anni

Francesca L. Caetani

Porta Romana è ancora un quartiere caratteristico della città, dove sopravvivono drogherie o mercerie storiche, negozi che hanno il sapore di una volta. Il successo di locali notturni, vecchi o nuovi, è garantito anche dall’atmosfera bohémienne che aleggia tutt’intorno. Come al Patchouli di corso Lodi 51, che gode dalla terrazza della vista sulla Stazione di Porta Romana e sui binari che sfuggono al caos cittadino per allungarsi fino all’orizzonte. Qui l’aperitivo si chiama Happy Art, happy hour con buffet mediterraneo e fusion, unito a mostre d’arte, videoinstallazioni, fotografie, oggetti d’arredo. Il gusto per gli spazi zen e per lo stile minimal che caratterizza l’interno sposa l’allestimento esterno, una terrazza arredata con divani bianchi e neri in vimini e ombrelloni arricchiti da fili di canna che cadono dritti fino a terra, sedie dallo alto schienale alto e dal design creativo, piantine e luci che illuminano dal basso. L’aragosteria La Baia del Sole di via Adige 17 propone dehor coperto, due serate fisse a tema sino a settembre (il martedì a tutto crudo, con carpacci e plateaux royal, frutti di mare, cruditées, vino, acqua, sorbetto, o dolce e caffè a 35 euro e il mercoledì a tutto cotto, con padellata de La Baia, mix di crostacei, pesce, fricassea di mare, tutti e due i menu con antipasto fantasia). Presto anche una one night con musica dal vivo.
Il Ragno d’oro, in piazzale Medaglie D’Oro 2, la versione estiva è all’insegna di «Natural Area». Nel giardino circondato dalle mura Spagnole è stata allestita una mostra di piante e arbusti caratteristici del bacino Mediterraneo, tra cui un maestoso ulivo di 300 anni, alberi da frutta centenari, come fichi, aranci e profumatissime piante aromatiche: mirto, lavanda, ginestra e molte altre per un aperitivo e un dopocena all'insegna della naturalità. La tenda e il giardino si presentano con uno stile inedito, mediterraneo, con ampie sedute e tavoli ricavati da antichi tronchi intagliati nel mogano e nel teck; buffet con frutta, cocktail internazionali e naturali, stand di abiti dai tessuti naturali e dallo stile estroso, sedute e tavoli ricavati da antichi tronchi intagliati che arrivano dalla Sardegna. Il Volo di viale Bligny ha inaugurato la stagione nel nuovo giardino, tra le mura spagnole, con allestimenti trendy di ultima generazione. Aperto da poco, ma già inserito tra i locali più interessanti della zona, progettato dall’architetto Roberto Gerosa, il Twelve di viale Sabotino 12 realizza una concezione di locale come luogo aperto a un pubblico che si sente come a casa, tra colori chiari, design curato, materiali naturali e al tempo stesso moderni, linoleum come pavimento, zinco per il banco bar, alabastro per gli scenografici lampadari e legno profumato per tavoli della sala. L’atmosfera risulta intima e luminosa, adatta a pause rilassanti. Apre presto per la classica colazione, anche inglese (cornflakes e yogurt), francese (pane tostato e marmellate biologiche) e continentale (formaggio a fette, prosciutto e spremuta), a pranzo primi e secondi italiani a prezzi ragionevoli, panini e piadine, «Aperitivo Musicale», «finger buffet» colorato e vario, per stuzzicare i palati più esigenti e che vede alternarsi in consolle alcuni dei migliori dj della scena milanese. Il venerdì ci sono i Mistura Pura e, nella prima parte si ascolta musica anni ’30/40/50/60, jazz, bossa nova, latin jazz, nella seconda, invece, anni Settanta e Duemila, funk, nu jazz, nu bossa. Ogni mercoledì, invece, la programmazione prevede Deep House Matinée, happy hour con buffet dalle ore 19, con dj Henry e i suoni più neri da New York e Philadelphia, la house più scura e pura, soulful e vintage nel solco (strettamente in vinile) della tradizione afro-funk: bassi infernali e linee vocali from Seventh Heaven.

Taste House Paradise with Blasé.

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