da Milano
LEuropa ha problemi irrisolti e la grave bolla immobiliare non mancherà di ripercuotersi sulleconomia, ma londata di vendite che in questi giorni si è abbattuta sulle banche del nostro Paese, Unicredit in testa, ha una spiegazione più complessa. Questa volta a essere messa in discussione è infatti la stessa «reputazione» dei gruppi coinvolti. «Qualunque istituto può fallire se tutti i clienti ritirano i propri depositi. Questo però non ha nulla a che vedere con la buona gestione», spiega lamministratore delegato di Azimut, Pietro Giuliani. In ogni caso «Unicredit è senza dubbio tra i migliori istituti del nostro Paese», prosegue il numero uno di Azimut, una delle poche società italiane del risparmio gestito realmente indipendenti.
Cosa accadrà nei prossimi giorni?
«La bolla immobiliare è un pericolo per tutte le banche e lintera Europa sta vivendo al di sopra delle proprie possibilità. La Bce ha però lavorato bene contro linflazione e ora che occorre una azione congiunta a livello politico sono certo che anche il nostro Paese, come sta facendo la Francia di Sarkozy, possa avere un ruolo trainante».
Dopo che il contagio ha raggiunto lEuropa, la crisi è però più pericolosa anche per le famiglie.
«Non cè un problema americano e uno europeo, gli Usa hanno solo reagito prima al crollo del mercato immobiliare che ha fatto saltare le banche più esposte come era accaduto qualche anno fa con la new economy. LEuropa, invece, non ha ancora affrontato la questione, solo Inghilterra e Spagna hanno tentato.
Quali sono le via di uscita possibili?
«Le autorità devono decidere se lasciare che la mina immobiliare scoppi con tutta la propria violenza, oppure controllarla, facendo scendere i prezzi delle case del 2% lanno per il prossimo decennio».
Per le Borse cosa sarebbe meglio?
«Personalmente preferisco la soluzione statunitense perché seppure crei un trauma immediato pone da subito le premesse per superarlo. In caso contrario lUe andrà in contro a una lunga agonia economica come è accaduto al Giappone».
Quando crede tornerà il sereno sui listini internazionali?
«Nellipotesi migliore la prossima primavera, oppure un anno dopo».
Cosa dovrebbe fare chi ha azioni?
«A meno che il suo portafoglio non sia completamente sbagliato, dovrebbe tenere i nervi saldi».
E chi ha denaro a disposizione?
«Malgrado la roulette russa delle banche, a questi prezzi le azioni sono una grande occasione: da inizio anno il mercato ha ceduto il 30%.
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