Enza Cusmai
Linfluenza aviaria sbarca in Europa. Parte dalla Romania e si sposta in Turchia dove ieri il governatore locale ha dichiarato che circa duemila tacchini sono morti per «sospetta influenza aviaria» nella provincia di Balikesir, nel Nord Ovest del Paese. Lallevamento è in quarantena e le autorità sostengono che sia «tutto sotto controllo».
In Turchia, dunque, le autorità tentano di sdrammatizzare, mentre in Romania è già stato dallerta. Laltro giorno la scoperta di tre anatre domestiche colpite da influenza aviaria nel villaggio di Smardan, nel delta del Danubio, ieri la notizia che nello stesso villaggio altri tre volatili sono morti per contagio. Altri 460 uccelli sono morti nella zona ma ancora non è chiaro se abbiano contratto la malattia.
Le autorità sanitarie rumene corrono ai ripari come possono: nel delta del Danubio sono stati messi in quarantena otto villaggi e vaccinate 730 persone contro linfluenza generica. Inoltre è partito il programma di eliminazione di centinaia di uccelli per evitare il diffondersi della malattia.
Ma questa prevenzione non basta. E così il governo chiede aiuto allOms per allontanare lincubo di una pandemia dal Paese. In attesa di un vaccino specifico che non esiste ancora sul mercato mondiale (non è emerso il virus responsabile di una pandemia) si invoca lintervento dellOrganizzazione mondiale della sanità. DallOms si pretendono informazioni più dettagliate ma anche medicinali mirati. La Romania, infatti, non è provvista degli antivirali, farmaci fondamentali per arginare linfezione che potrebbe scatenarsi tra la popolazione se il micidiale ceppo H5N1 dovesse subire una mutazione in grado di colpire gli uomini.
Ma la parola dordine è «niente allarmismo». Il ministro della Sanità, Eugen Nicolaescu, ieri ha assicurato che in Romania nessuna persona è stata contagiata dallinfluenza aviaria che invece ha colpito i volatili. Inoltre, ha invitato la popolazione alla calma.
La preoccupazione di una diffusione dellinfluenza aviaria in Europa contagia ovviamente i paesi limitrofi. In Germania si sta valutando lopportunità di portare al chiuso tutto il pollame. In Italia il ministro della Salute Francesco Storace ha convocato per domani una riunione tecnica preparatoria per una richiesta di convocazione dei ministri dellUnione sulle misure da assumere contro linfluenza aviaria. «È evidente che in questo momento qualunque notizia fa pensare allinfluenza aviaria - ha spiegato il ministro, dopo avere appreso del sospetto caso in Turchia di un allevamento infettato dal virus - e tutto possiamo fare tranne che sottovalutare la situazione». La convocazione dei ministri dellUnione Europea «servirà per affrontare a livello politico la questione - ha aggiunto il ministro - perché è bene che al di là delle dichiarazioni dei vari paesi ci sia una rapida verifica sulle misure da affrontare».
Anche Negli Usa cè apprensione per il diffondersi del virus. In America dispongono ad oggi di scorte di vaccino mirato al virus H5N1 che possono servire per proteggere tra 2 e 20 milioni di persone (a secondo di quante dosi ne verranno ricavate). Ma il New York Times, critica il piano messo a punto dallamministrazione Bush per fronteggiare una possibile pandemia di influenza. Secondo il quotidiano gli Stati Uniti sono altamente impreparati per quello che potrebbe diventare il peggior disastro della storia del paese. Le previsioni contenute nella bozza del piano sono inquietanti.
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