L’Europa processa i rifiuti di Napoli: "Ora servono nuove discariche"

Il monito di Bruxelles: "Impianti inadeguati, siamo pronti ad adottare nuove misure contro l’Italia". A rischio i finanziamenti comunitari per il futuro

L’Europa processa i rifiuti di Napoli: "Ora servono nuove discariche"

da Napoli

Lo scandalo della monnezza napoletana, ha fatto tuonare persino Bruxelles. «Seguiamo molto da vicino la situazione in Campania e, nei prossimi giorni, valuteremo se prendere nuove decisioni e adottare nuove misure», ha annunciato la portavoce del Commissario dell'Unione europea all'ambiente, Stavros Dimas.
Ma, quel che è peggio, la monnezza che invade buona parte della regione, governata da Antonio Bassolino, rischia di far perdere alla Campania, i finanziamenti comunitari. Dunque, la vergogna dei rifiuti che invade la Campania è nuovamente finita all'attenzione di Bruxelles. Il rischio diossina incombe più forte che mai. Di qui l'accusa al governo italiano di non fare abbastanza per risolvere «un problema che crea rischi di diffusione di malattie e di inquinamento e che dunque desta gravi preoccupazioni per la salute».
Nel suo atto di accusa, Bruxelles sostiene che «gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti sono inadeguati, in palese violazione degli obblighi comunitari previsti nella direttiva quadro sui rifiuti».
Un duro monito ai politici è stato lanciato anche dal Cardinal Sepe. L'arcivescovo di Napoli, non nuovo a lanciare accuse ai governanti di Napoli e della Campania, ha detto che «la spazzatura, questo sfacelo che mortifica la dignità della nostra gente, influisce negativamente sulla vita, fisica e morale, della popolazione». E ha precisato che, anche con l’aiuto della Chiesa, sarà necessario «superare degli egoismi».
Intanto, a Pianura, il quartiere della discarica che dovrebbe riaprire su decisione del Commissariato straordinario per la emergenza rifiuti, proseguono le proteste. Anche ieri, presidi davanti alla discarica, blocchi stradali, un corteo, tensioni e parapiglia con la polizia. E roghi. Ovunque: a Napoli e in almeno 70 dei 92 comuni della provincia. Nell'arco delle 24 ore, i vigili del fuoco hanno eseguito oltre 150 interventi. Con terrore, riflettono i pompieri del Comando di Napoli: «Qui, preghiamo tutti Iddio che non accadano eventi tragici, perché non saremmo in grado di poterli fronteggiare». E ieri sera qualcosa di grave è accaduto: in via Stadera, un pompiere che cercava di spegnere un incendio è rimasto ferito dallo scoppio del cassonetto.
Ieri mattina a San Giorgio a Cremano i commercianti assediati dalle tonnellate di rifiuti, hanno capovolto alcuni cassonetti e bloccato il traffico.

Il titolare di un negozio ha gettato tra i cumuli alcuni manichini e affisso un cartello al suo negozio: «Causa motivo eterno stazionamento monnezza, si chiude. In bocca al lupo a chi resta».
carminespadafora
@libero.it

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