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L’Europa ritrova Milano e scopre Siena

L’Olimpia torna tra le grandi dopo 8 anni. E Recalcati sgambetta Messina

Oscar Eleni

da Milano

Difficile scegliere il vestito giusto per una notte europea che mancava da tanto tempo, ma stasera al Forum, per vedere Armani-Efes Pilsen (ore 20.45, diretta Sky 2, che alle 22.35 darà in differita Treviso-Bamberg), la vecchia Olimpia contro i campioni di Turchia, saremo comunque allegri e speriamo di essere pure in tanti.
Allegria non vuol dire vedere un ostacolo facile, tutt’altro, ma ci sono due o tre cose che ci accompagneranno verso Assago capaci di farci godere abbastanza: la prima è che nei 12 da presentare in campo ci sarà pure Danilo Gallinari, figlio di Vittorio, l’uomo artiglio che faceva impazzire i tifosi anche se non aveva mani morbide come questo suo figliolo predestinato a grandi platee, che in campionato gioca a Pavia, in A2, ma per le coppe si aggrega alle scarpette rosse. Il giovane Gallo è nato nel 1988, l’anno della terza ed ultima coppa campioni vinta da Milano nelle finali di Gand, trofeo, con Casalini in panchina, che faceva seguito al successo di Losanna dell’anno prima, appendice dorata al primo successo italiano, con il principe Rubini e Bill Bradley, sul campo di Bologna, nel 1966.
Ci piacerebbe averlo al fianco mentre sul campo sfileranno gli uomini Olimpia che hanno vinto i tre trofei europei, dall’ottantaduenne Rubini il capostipite a Casalini, passando per Dan Peterson. Felicità sarà anche comprendere la faccia che faranno in casa Petrucci scoprendo che nell’Eurolega i giocatori con passaporto italiano saranno ben 71, il massimo, più della Spagna (69), della Grecia (60), degli Stati Uniti (50), in un elenco di 566 comprendente gente con licenza di tantissimi Paesi.
Ma torniamo sul campo perché l’esordio per Lino Lardo non è davvero facile visto che davanti avrà il macedone Oktai Mahmuti alla sesta stagione con la società più famosa della Turchia. Per andare avanti in questa prima fase basterà essere nelle prime cinque. Non un’impresa, anche se l’Efes che ha perso Solomon, rapito dal Maccabi, si affiderà in regia al ventitreenne croato Marko Popovic che come cambio ha un ragazzo di 2 metri, Cenk Akol, 18 anni e gran talento. Squadra tosta con l’haitiano Domercant che ha mano dolce, il pivot della nazionale Gonlum e Antonio Granger. Per fare bene l’Olimpia avrà bisogno dell’esperienza europea di Bulleri, Galanda e Blair; avrà bisogno di entusiasmo e di gente intorno.
Ma il basket italiano può già festeggiare per il successo di Siena: oer Recalcati 74-69 a Mosca sul Cska di Ettore Messina. Il play Woodward (23 punti), la guardia Kaukenas (21) e l’ala Zukauskas (11) protagonisti, in una squadra che ha dominato i rimbalzi 34 contro 28.

In Spagna, invece, la Fortitudo si è arresa 77-69 al Tau di Vitoria.

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