«Il futuro di Atene è nellEurozona». Ne sono convinti il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo la teleconferenza col primo ministro George Papandreou, che ha confermato «la determinazione assoluta» della Grecia a rispettare gli impegni. E per dare un segnale, Papandreou convoca durgenza il governo per studiare nuovi provvedimenti tra cui un piano di fusione degli enti pubblici e la creazione di una griglia unica per i salari degli statali. I tre leader hanno voluto dissipare lombra del fallimento di Atene, che da giorni agita i mercati, dicendosi certi che «le misure addizionali di austerità adottate di recente dal governo greco permetteranno al Paese di raggiungere i propri obiettivi fiscali».
Lausterity si conferma lunica via per uscire dalla crisi che ha colpito Eurolandia: ed è quella percorsa dallItalia con la manovre che infatti incassa la promozione di Berlino, per bocca del vice cancelliere e ministro dellEconomia Philippe Roesler. «Un segnale di stabilità per tutta lEuropa», ha detto, e per questo «lattacco dei mercati contro lItalia equivale ad un attacco a tutta la zona euro». Sugli Eurobond invece lo scontro non si attenua, anzi: se Barroso ha aperto alla loro introduzione, Roesler ha ribadito il «no» fermo della Germania.
Nelle stesse ore, Bankitalia ha comunicato che il debito pubblico italiano continua a salire portandosi a luglio a livelli record (1.911,807 miliardi di euro, dieci miliardi in più dei1.901,874 di giugno). E potrebbe arrivare, entro il weekend, lattesissima decisione di Moodys sul rating italiano dopo che lagenzia newyorchese ha messo sotto revisione «per un possibile downgrade» il suo giudizio sullItalia: potrebbe essere una bocciatura, ma anche una conferma dopo gli sforzi messi in atto con la manovra correttiva dei conti pubblici. Nella lente degli analisti cè però la crescita strutturalmente debole: un fattore che resta da risolvere. Questa mattina è previsto un incontro sul tema tra le parti sociali, in particolare Confindustria e Abi, al ministero dellEconomia, presente il ministro Giulio Tremonti. Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha fatto sapere che «dopo il rigore, ora puntiamo allo sviluppo».
Intanto, da domani i massimi responsabili economici dellUnione europea si ritrovano in Polonia, a Wroclaw, Breslavia in italiano, la quarta maggiore città del Paese che ora detiene la presidenza di turno dellUe. Il consiglio informale dellEcofin - presenti per lItalia il ministro dellEconomia Giulio Tremonti e il governatore di Bankitalia Mario Draghi - che sarebbe dovuto servire a trovare una posizione comune dellUe da portare alle riunioni autunnali di Fmi e Banca Mondiale, in realtà si trasforma in una nuova riunione di emergenza sulla crisi debitoria che continua ad attanagliare larea euro. Al di là dei comunicati ufficiali, lEuropa è spaccata su come evitare linsolvenza greca. La strada tracciata, finora, passa per il rafforzamento del fondo salva-Stati, che assumerà anche il ruolo di acquistare i titoli di Stato, svolto fino a ieri da una riluttante Bce. La situazione resta critica, tanto che il ministro delle Finanze polacco, Jan Rostowski, che presiederà lEcofin, di fronte allEuroparlamento ha addirittura evocato lo spauracchio di una «guerra», che potrebbe seguire una spaccatura dellarea euro (di cui la Polonia non fa parte), salvo puntualizzare che le sue erano solo ipotesi. Da segnalare linusuale presenza, nella prima giornata di lavori, del segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner che ha ripetutamente richiamato gli europei ad affrontare con decisione la crisi.
E a fronte di una Europa apparentemente incapace a superare i suoi problemi si concretizza sempre più lipotesi di un soccorso dai giganti emergenti, i cosiddetti Brics, acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.
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