L’ex avvocato dei Cesaroni: «Dubbi su Busco colpevole»

Pesanti dubbi sul lavoro della polizia scientifica nel caso di via Poma vengono avanzati dall’ex legale della famiglia Cesaroni, Lucio Molinaro, in un’intervista al Tg Rai del Lazio. Le perplessità del legale si concentrano sulle tracce di Dna trovate sul reggiseno di Simonetta Cesaroni, uccisa il 7 agosto del 1990 a Roma. È una delle prove in base alle quali nel gennaio scorso è stato condannato a 24 anni in primo grado Raniero Busco, ex fidanzato della ragazza. «Il Collegio (la Corte del processo d’appello, che oggi celebra la seconda udienza, ndr) preciserà ancora di più di fare un approfondimento sull’indumento per escludere che oltre alle tracce di Busco non ve ne siano altre - ha detto Molinaro, che ha lasciato l’incarico nei mesi scorsi -. Questo è stato fatto, ma troppo superficialmente». Fu proprio il legale a far recuperare alla scientifica il reggiseno di Simonetta Cesaroni per delle nuove analisi con le tecnologie più moderne.

«Se invece vi fossero altre tracce di qualcun altro? - ha detto Molinaro -. Allora veramente succederebbe che bisogna ricominciare daccapo. Avevo sperato che ci fosse stato un approfondimento maggiore, quindi ero in una situazione imbarazzante».

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