L’ex falegnameria con 600 iscritti

Quello di Abbiategrasso è sicuramente il centro islamico più frequentato del Nord ovest milanese. Un centro all’attenzione della cronaca per diverso tempo, a causa di ben tre attentati incendiari, ma che ha resistito, ed è riuscito a stabilire anche una discreta convivenza con il quartiere. A guidare il sodalizio «Aliff Baa», che conta oltre 600 iscritti, è un egiziano venuto in Italia nel 1979, Mehana Mehana. L’uomo vive a Cisliano dove fa il mungitore e non si ritiene affatto un iman. Nel 2005 ha preso in affitto i locali di via Crivellino 24, una struttura che un tempo ospitava una falegnameria, dove ogni sera si ritrovano e pregano decine di musulmani. «La nostra comunità non dà fastidio a nessuno - hanno ripetuto i responsabili - è ben integrata, collabora con il Comune e con la chiesa locale. Abbiamo creato questa associazione col solo scopo di aver un punto di riferimento per incontrarci e per pregare».

Certo chi abita nella zona non fa salti di gioia, soprattutto dopo che la moschea finì lo scorso anno nel mirino di attentati anti-islamici. «Saranno anche brave persone – dice qualcuno – ma chi può giurare che, con quello che si sente in giro, fra loro non ci sia pure qualche mela marcia?».

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