L’ex premier Jospin stronca Ségolène «È senza qualità umane e politiche»

Duro attacco in un libro: «La Royal è stata un’illusione. Non regaliamole il partito»

da Parigi

«Ségolène Royal è stata un’illusione priva di qualità umane e di capacità politica», è il succo del pensiero dell’ex premier francese Lionel Jospin, il solo esponente di sinistra che sia mai riuscito nella storia della V Repubblica a restare al potere per ben cinque anni (dal 1997 al 2002). Sconfitto alle presidenziali del 2002, Jospin annunciò il suo ritiro dalla vita politica, salvo tentare sottobanco a fine 2006 di ottenere la candidatura presidenziale socialista al posto della Royal, allora pompatissima dai sondaggi. Adesso che la Royal ha condotto al disastro il Partito socialista e la sinistra tutta intera, Jospin pubblica su di lei un libro al vetriolo. Il titolo è una fotografia della situazione attuale del Ps transalpino: L’impasse. Una impasse di cui proprio Ségolène Royal è - secondo Jospin - la massima responsabile per quella sua propensione a egemonizzare il potere, ignorando e marginalizzando tutti coloro di cui non si fidava.
Il volume dell’ex primo ministro andrà in libreria la settimana prossima, ma già ieri il quotidiano Libération ha pubblicato alcuni estratti piccanti. Come la frase secondo cui «Ségolène era la candidata peggiore per vincere l’elezione presidenziale». O come quella secondo cui «aver commesso un errore non giustifica la ripetizione di quest’ultimo», per cui Ségolène non dev’essere la candidata socialista alle elezioni del 2012 per l’Eliseo. Affermando che la Royal «non ha le qualità» per essere un leader politico, Jospin prende chiaramente posizione anche contro la sua ipotetica nomina a segretaria del Ps in occasione del congresso straordinario, che si svolgerà in primavera. Proprio in vista di quella scadenza, la corrente «jospinista» - che sta rinascendo dopo essere stata bistrattata da Ségolène durante la scorsa campagna elettorale - si riorganizza con l’intenzione di conquistare le redini del partito.

Il regolamento di conti in seno al Ps è ormai tanto duro che il libro dell’ex premier mischia tra loro siluri politici e personali a proposito dell’ex candidata, che - stando alle accuse - avrebbe utilizzato cinicamente la sua qualità di donna per screditare come «antifemministi» tutti coloro che osavano rilevare i suoi errori e le sue incongruenze. Jospin aggiunge che la Royal non ha esitato a giocare la carta del «populismo di sinistra» pur di conquistare prestigio e potere nel partito.

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