Gianandrea Zagato
Nuovi guai giudiziari per Filippo Penati. Il presidente della Provincia di Milano viene trascinato in tribunale dallex presidente della società autostradale Serravalle, Bruno Rota. «Ho già dato mandato al mio avvocato di intraprendere ogni iniziativa utile per far cessare laggressione del presidente della Provincia nei miei confronti» dice Rota. Risposta immediata alla «campagna di aggressione portata avanti da tempo da Penati» che, secondo Rota, «si concretizza oggi nellaccusa pubblica di un reato, aver portato via, per usare unespressione del diessino, documenti alla Serravalle».
Circostanza che, continua lex numero uno della società di Assago, è «naturalmente falsa e, infatti, Penati si guarda bene dal precisare quali documenti e perché». Atti che, opinione del presidente della Provincia, sarebbero poi «stati passati al sindaco di Milano, Gabriele Albertini, per costruire un teorema». Peccato che, quegli atti, i brogliacci delle intercettazioni telefoniche tra Marcellino Gavio e lex ministro Ds Pierluigi Bersani, siano - come racconta lo stesso Albertini - «atti depositati a disposizione di tutti». Come dire: nessun uso illegale delle intercettazioni dove, chiosa Rota, «è escluso ogni mio coinvolgimento pure dal settimanale LEspresso cui Penati fa riferimento» ovvero «il presidente della Provincia o non sa leggere o manipola i fatti».
Accusa che Penati rispedisce al mittente: «La mia è solo una constatazione dei fatti. Rota aveva i documenti dellinchiesta.
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