L’exploit di Edo Molinari, aspettando Tiger

Settimana all’insegna dell’azzurro quella appena trascorsa e che soprattutto fa ben sperare - per almeno i due terzi - della presenza italiana al masters degli Stati Uniti in programma dal prossimo 8 aprile, ossia fra dodici giorni, sul percorso della Agusta National in Georgia, con il tanto atteso ritorno di Tiger Woods.
Incominciamo dal vero «botto» che ha gratificato il nostro golf e soprattutto il suo grande protagonista. Breve premessa: Edoardo Molinari dopo la disputa del World Championship al Doral (vinto da Ernie Els) e dove non ha figurato al meglio è rimasto negli States per aver ricevuto un invito - in qualità di campione del mondo - da Arnold Palmer a giocare nel torneo a lui intitolato in quel di Bay Hill ad Orlando in Florida. Torneo dotato di oltre sei milioni di dollari, prima moneta di un milione 80mila dollari, ma soprattutto invitational al quale nessuno si permetterebbe di non partecipare per rispetto al vero (King) del golf mondiale senza il quale il Tour americano oggi non sarebbe quello che è. C’erano tutti a Bay Hill, i trenta migliori del mondo - ovviamente tranne Tiger - e tutti gli altri che contano anche europei, sempre in vista del prossimo Masters. Edoardo è subito partito forte e senza timori dopo tre giri era in quarta posizione con un Ernie Els tornato in grande forma al comando e pronto a ripetere la vittoria di due settimane prima sempre in Florida. Tre giri in 70 (6 sotto il par) per Edoardo subito diventato beniamino del pubblico e pupillo di re Arnie che ama scoprire giovani talenti. Sulle ultime 18 buche Edo parte bene, l’emozione non sa cos’è ed è 6° in classifica quando il gioco viene sospeso per pioggia e uno sotto al par per il giro, a meno 7 per il torneo. Restano quattro buche da giocare, la pioggia caduta obbliga i giocatori ancora in campo a tornare a casa e a riprendere il giorno dopo - lunedì -, alle 18 ora locale. Els che nel suo finale di domenica si guadagna una bella insonnia per aver giocato la 13 e la 14 in doppio bogey e veder ridursi il suo vantaggio sul sudamericano, di passaporto americano, Kevin Na. Alla ripresa di lunedì Els vede ancora ridursi il suo vantaggio ad un solo colpo su Kevin ma lo riporta a due quando il giovane coreano sbaglia per il par alla 18. Alle spalle di Molinari, tornato concentratissimo in campo, dopo un paio di putt mancati nel finale delle sue buche domenicali, trova il birdie alla 16 (meno 8) e poi infila quello che tutti hanno definito «il colpo del giorno», ovvero un putt, per il birdie, di 15 metri alla 17. Le reazioni del pubblico e di Edoardo sono quelle che di solito fa vivere Tiger, la 18 è chiusa in regolare par per il punteggio finale di meno 9 appaiato così con Kevin Na a soli due colpi da Els. Un trionfo che laurea Edoardo sulla scena mondiale e che gli vale l’abbraccio affettuoso di re Arnie ed un assegno di 528mila dollari ed il miglior viatico per il Masters di settimana prossima.
Un lunedì da ricordare ma anche la domenica era stata dipinta di blu sul Tour europeo. Tutti avevano applaudito il gran bel quarto posto di Francesco Molinari all’Open di Andalusia, un’altra conferma dell’attuale stato di forma del fratello «minore» di Edoardo ora anche lui in partenza per Agusta.

Il torneo è stato vinto, e a pieno titolo, dal sudafricano Louis Oosthuizen dopo quattro secondi posti in carriera, l’ultimo dei quali la settimana prima contro uno scatenato debuttante, quel Rys Davies che nel finale di gara ha letteralmente travolto Louis vincitore annunciato.

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