«L’Expo è di tutti, senza i cittadini sarà un evento flop»

(...) 16 e 17 luglio al teatro Dal Verme. Nelle stesse ore, al G8 all’Aquila, il premier Silvio Berlusconi accompagnava il presidente francese Nicolas Sarkozy a visitare lo stand dedicato all’esposizione milanese, poi è stata la volta del segretario Onu Ban Ki Moon e delle first lady. «Ormai il nostro è un progetto che è sotto gli occhi dei grandi della terra», sottolinea Letizia Moratti. Ha «e deve avere una doppia dimensione, quella locale dell’Expo per la città e quella internazionale della città che si sa proporre come laboratorio per il mondo». Sulla prima, posto che i tre rappresentanti delle istituzioni garantiscono in coro che problemi e polemiche sono roba del passato, «non ci sono ritardi, lavoriamo pancia a terra e i soldi per le opere ci sono tutti», il Comune accelera oggi in giunta i passaggi necessari e fa pressing a Roma per sbloccare i fondi per le linee 4 e 5 della metropolitana nella seduta del Cipe a luglio, non ancora convocata. A giorni si terrà quella che viene considerata l’anticamera, la conferenza dei servizi, e il sindaco fa presente che «l’obiettivo è che vengano inserite entrambe le linee nel Cipe di luglio, lavoriamo per questo». Già l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta in trasferta alla Commissione lavori pubblici in Senato ha ricordato che «il Comune ha provveduto a fornire le coperture economiche di propria competenza» rimarcando il «fondamentale ruolo delle prossime decisioni del Cipe per consentire la consegna delle opere nei tempi prestabiliti e per essere pronti alla sfida dell’Expo».
Un contributo, ma di idee, lo chiede a gran voce Roberto Formigoni in occasione degli Stati generali, una due giorni di interventi su 4 temi (donne, giovani, il popolo dei creativi e alimentazione per tutti) introdotti da esperti (tra gli altri: Stefano Boeri, Andrè Ruth Shammah, Carlo Petrini, Giorgio Vittadini) ma aperti alla gente. Non ancora confermato se parteciperà il premier o un altro membro del governo. In una settimana il sito www.statigeneraliexpo.it è già stato visitato da 30mila persone, 750 cittadini hanno prenotato un posto al Dal Verme, in 140 desiderano prendere la parola. L’evento ha una t-shirt ufficiale, con lo slogan «Expo. Fatti sentire». E Formigoni spera che i cittadini «si sentano coinvolti e decidano di invitare a casa propria i cittadini del mondo». La partecipazione della gente «è fondamentale, senza l’Expo non avrà grande successo». L’ad Lucio Stanca spiega che la consulta degli architetti che lavora al concetto di masterplan sull’area di Rho-Pero finirà il lavoro entro fine mese, e confida che «il primo maggio 2010 il Bie approvi il progetto definitivo». Altri architetti (tra cui Gae Aulenti, Emilio Battisti e Paolo Deganelli) lanciano invece una petizione che chiede «un’Expo sostenibile, che non trasformi Milano in un luna park di padiglioni da demolire alla fine ». E mentre la Moratti conferma che Palazzo Reale «sarà la sede di rappresentanza» della società, anche ieri è slittata in aula il voto sulla concessione gratuita. Eletto invece Carlo Fidanza presidente della Commissione comunale Expo 2015. Coi voti del Pdl, schede bianche invece dal Pd e «fumata nera» sui vice.


Di Expo e mafia ha parlato infine ieri il direttore generale del Comune Giuseppe Sala: contro le infiltrazioni negli appalti pubblici, «abbiamo chiesto al governo - riferisce - una black list, un elenco nazionale delle imprese mafiose».

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