L’horror a puntate

Sulla politica dei sequel tanto si è detto è scritto. C’è chi è apertamente contrario perché li ritiene pura operazione di marketing e chi, invece, li benedice perché spesso, in un seguito, il regista riesce a chiarire meglio senso e concetti inespressi nel primo episodio. A guardare la terza puntata di The eye, ribattezzata The Infinity, horror giovanilistico che pesca da altre pellicole del settore, viene facile sposare la prima tesi. Perché già l’episodio numero due sembrava tirato per i capelli per giustificare addirittura una terza pellicola che, non a caso, è stata distribuita in un periodo fiacco. La storia racconta di quattro amici di Hong Kong che stanno trascorrendo le loro vacanze in Thailandia. Un giorno, un amico, regala un libro di leggende con tanto di vademecum per vedere i fantasmi. Naturalmente la tentazione è forte e la voglia di giocare prende il sopravvento. Fin da subito, però, appare chiaro che l’esperimento è pericoloso tanto che due di loro, Gofei e April, spariscono nel nulla. I due rimasti, May e Ted, tornano a casa nella speranza che tutto sia finito: la realtà, però, sarà ben diversa. Ora, il tutto è servito con dialoghi al limite del ridicolo, accompagnati da una recitazione che giustifica il tifo per i fantasmi, oltre ad alcune trovate che rendono giustizia al Vitali-Pierino degli anni d’oro del trash italiano (i fantasmi scacciati a suon di peti, tanto per fare un esempio). Insomma, così è, se vi pare. E’ andato bene, al botteghino, Vita Smeralda, quarta fatica cinematografica, da regista, di Jerry Calà. Il film ha come protagoniste Luana, Elena e Silvia (interpretate da Francesca Cavallin, Benedetta Valanzano ed Eleonora Pedron). In occasione dei loro vent’anni, decidono di darsi una botta di vita: mollano i fidanzati e si regalano una vacanza a Porto Cervo. Tre belle ragazze, ci mettono un niente a trovare una lista di spasimanti pronte a corteggiarle. Così, tra aristocratici e fiorai, tra giocatori di calcio e ricconi, ne esce fuori uno spaccato che sembra ripreso, pari pari, dalle pagine dei settimanali scandalistici. Il problema è che le battute divertenti sono pochine e la carne al fuoco (nel senso di argomenti sviscerati) tanta (e spesso, sviluppata male); in ogni caso, il film, pur senza eccedere, risulta godibile o, almeno, adatto ad una serata estiva da passare al cinema.


I film più visti a Milano dal 17 al 23 luglio 2006
1) The fast and the furious 3; 2) United 93; 3) Volver; 4) Silent Hill; 5) Radio America; 6) Il Codice da Vinci; 7) Vita Smeralda; 8) Kyashan - La rinascita; 9) Romance & Cigarettes; 10) Il colore del crimine.

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