Silvio Berlusconi ha intenzione di concludere la campagna elettorale con un grande appuntamento elettorale a Genova. Lidea è emersa nella riunione di Forza Italia di ieri a Palazzo Grazioli. Berlusconi starebbe valutando lidea di un mega-comizio a sostegno di Renata Oliveri con Umberto Bossi e Gianfranco Fini (anche se da programma la chiusura della sua campagna elettorale è prevista a Latina). «Queste elezioni hanno dimostrato che il Paese non si riconosce in questo governo - ha detto Berlusconi- La nostra vittoria è stata un ciclone, al Nord e al Sud». Fondamentale per il Cavaliere lesito dei ballottaggi, per questo ha deciso di puntare su Genova. Allappuntamento, sta lavorando Claudio Scajola, artefice del risultato genovese e oggi si saprà qualcosa di più.
In città, intanto, si discute dello scrutinio. Renata Oliveri non pronuncia mai la parola «brogli». Parla però di «uno scrutinio molto lungo e oscuro» e «di malumori arrivati dai seggi»: «Sono allarmata, per tutta la notte siamo rimasti in attesa degli esiti in Comune e non cera un bel clima - sospira la candidata della Cdl alla presidenza della Provincia-. Mobiliteremo i nostri rappresentanti di lista per vigilare sul ballottaggio».
Al fianco della Oliveri, ieri alla prima uscita ufficiale dopo il voto, cè Enrico Musso, candidato sindaco della Cdl sconfitto da Marta Vincenzi. Musso accompagnerà la Oliveri in queste due settimane di campagna elettorale prima del ballottaggio con Alessandro Repetto dellUnione. «Se ci sono stati degli errori, credo siano avvenuti in buona fede - aggiunge Musso - Resta il fatto che abbiamo avuto unenormità di schede annullate, 8.338 al Comune su un totale di 323mila voti». Calcolatrice alla mano, fa 2,5 per cento. Ed è andata peggio per la Provincia: le schede nulle sono state 14.899, il 3,2 per cento delle 464mila compilate dagli elettori. Ma si tratta di percentuali più basse di quelle del 2002: alle comunali la quota di nulle fu del 2,7 per cento, alle provinciali del 4,3.
Musso e la Oliveri pensano al ballottaggio del 10 e 11 giugno. «Se vincerò voglio che Enrico faccia parte della mia squadra di governo - dice la Oliveri-. Potrebbe occuparsi delle infrastrutture, un settore che conosce benissimo». Lui si dice «onorato» dellofferta («bella anche perché tiene conto delle mie competenze») ma taglia corto: «Prima vinciamo il ballottaggio, poi si vedrà».
Lostacolo da superare è il 49 per cento ottenuto al primo turno da Repetto. Il presidente uscente potrebbe apparentarsi con Fabio Broglia dellItalia di Mezzo, il partito di Marco Follini uscito dalla Cdl. «Ho preso contatto con tutti i candidati presidente soli al primo turno, compreso Broglia che incontrerò nei prossimi giorni» racconta la Oliveri. Il candidato di Follini sta preparando un programma da sottoporre ai due candidati «per sapere come risolveranno alcuni problemi concreti». A quel punto deciderà se e con chi allearsi.
Riparte subito, invece, il viaggio alla ricerca di voti. «Basta tacchi, ho comprato un paio di scarpe sportive - sorride la Oliveri-. Andrò nei comuni che mi hanno votato in gran numero, sono voti che voglio confermare. Ma dedicherò molte energie anche alla città, vorrei andare di più nei mercati. Lì so di essere più forte di Repetto, io la spesa al mercato la faccio tutti i giorni!».
Nellufficio elettorale della Cdl, ai piedi di Salita Santa Caterina, è rimasta la grande foto con Musso e Oliveri affiancati. La scritta «Enrico Musso sindaco» è stata coperta da un secondo manifesto della Oliveri. Lui ha un solo rammarico: «Non essere stato scelto prima dai partiti, avrei iniziato subito a fare campagna elettorale. Se guardiano ai voti andati solo ai candidati, leggiamo Musso 27mila voti, Vincenzi 22mila. Questo la dice lunga sulle preferenze della città». E sullastensione massiccia ha una sua idea: «I sondaggi falsi fatti circolare dalla sinistra e pubblicati senza verifiche possono aver scoraggiato alcuni elettori della Cdl che per questo non sono andati a votare. Potrebbero tornare alla urne per il ballottaggio».
Per questo, aggiunge la Oliveri, è importante far conoscere il programma.
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