da Imperia
Si attende solo il verdetto del Giudice sportivo ma l'Imperia calcio nelle prossime ore verrà radiata dagli organici della Federcalcio. Ciò vuol dire che il calcio imperiese è destinato a sparire dal panorama calcistico nazionale e che se mai, un'altra squadra si vorrà riaffacciare ai campionati della Figc, potrà farlo solo partendo dal gradino più basso dei campionati dilettantistici e cambiando denominazione. I nerazzurri, infatti, che potevano contare solo su sette elementi della Juniores, domenica scorsa pur essendoci in programma la gara 1 dei play-out contro la Novese, non si sono presentati e trattandosi della quarta defezione nel corso del campionato, secondo quanto prescrivono i regolamenti, il club nato nel 1923 andrà incontro alla radiazione. Via libera, dunque, alla salvezza della squadra alessandrina che rimane in serie D e che per rinnovare le proprie ambizioni, si dice, dovrebbe affidarsi all'ex tecnico del Genoa Claudio Maselli.
La crisi del club nerazzurro si era aperta già nello scorso autunno. Dopo un inizio di campionato brillante, infatti, a novembre si era verificata la fuga dei giocatori più rappresentativi e del tecnico Giancarlo Riolfo. La causa? Gli stipendi non corrisposti da parte del «patron» Gianfranco Montali, alla guida della società da cinque stagioni. Poi il mese di dicembre fu caratterizzato dalle tre mancate presentazioni consecutive che portarono il club già allora sull'orlo del depennamento. All'alba del nuovo anno il colpo di scena: Montali, infatti, annunciava la vendita della squadra alla Trade-Line di Pavia, società con sede a Milano, presto rivelatasi una scatola vuota. Da allora a Imperia se ne sono viste di tutti i colori, una passerella di personaggi a dir poco bizzarri, perfino i locali della segreteria trasformati in dormitorio e quelli del bar sotto le tribune in mensa «autogestita» con tanto di cuoco. In precedenza c'era stato anche un ristorante del capoluogo che aveva offerto ai ragazzi pranzo e cena al prezzo simbolico di 1 centesimo, tanto per dare una mano. E adesso cosa succederà? Imperia rimarrà senza calcio? L'assessore allo sport del Comune capoluogo Marco Scajola (Forza Italia) nipote del ministro dello sviluppo economico, ha dichiarato: «Dispiace che sia andata a finire così.
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