Limmagine di Fleming che effettua da solo, nel proprio laboratorio, una scoperta fondamentale per la medicina appartiene ormai al lontano passato. Oggi la ricerca in campo biomedico, comprese le scienze della riabilitazione, ha maggiori probabilità di successo se condotta attraverso la cooperazione in rete di più soggetti e strutture. E così anche le Unità Operative di Riabilitazione Neuromotoria dellIrccs San Raffaele Pisana di Roma, guidata dal professor Marco Franceschini, partecipano a numerosi progetti di ricerca insieme ad istituzioni scientifiche sia a livello internazionale che italiano. Tra le più importanti cooperazioni si segnala quella con lUniversità Campus Bio-Medico di Roma, la Scuola Superiore SantAnna di Pisa e il Mit di Boston - nella persona del professor Hermano Igo Krebs - volta a sviluppare i sistemi robotizzati per la riabilitazione dellarto superiore e a portare avanti progetti di ricerca di tipo multicentrico coordinati in modo organico. LUnità Operativa di riabilitazione neuromotoria dellIrccs romano partecipa anche a un progetto che ha come obiettivo lindividuazione dei sistemi di valutazione più corretti per controllare lefficacia dei percorsi riabilitativi rivolti ai pazienti con esiti da ictus. Si tratta di una ricerca che vede la cooperazione di strutture riabilitative di Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Basilicata e Campania.
La stessa Unità del Professor Franceschini ha preso liniziativa di stimolare la creazione di un gruppo europeo che si propone di implementare un nuovo approccio metodologico da applicare alla ricerca nellambito della riabilitazione e di migliorare quelle esistenti. Del team fanno già parte anche due scienziati svedesi, uno tedesco, uno svizzero, uno belga e uno inglese.
Allinsegna della collaborazione anche a livello territoriale, fondamentale per un Irccs che basa la sua attività sulla sinergia tra assistenza e ricerca, si segnalano due progetti che vedono il San Raffaele Pisana cooperare con il reparto di neurologia dellOspedale Fatebenefratelli di Roma, diretto dal Professor Paolo Rossini, anche docente allUniversità Campus Bio-Medico. Al centro di questa ricerca vi è lintegrazione delle valutazioni neurofisiologiche delle attività cerebrali in connessione con le proposte innovative di esercizi riabilitativi sviluppate dallIrccs. Lo scopo è quello di arrivare a ottenere un immediato riscontro dei benefici ottenuti grazie ad esercizi riabilitativi innovativi effettuati con laiuto di robot e/o di fisioterapisti. Lobiettivo è di verificare quali cambiamenti sono intervenuti nei centri di controllo cerebrali che comandano specifici movimenti.
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