Saviano (Napoli)Antonio Buglione è tornato libero. Un sequestro «lampo» per l'imprenditore rapito domenica sera a Saviano, nel napoletano, a poche decine di metri da casa sua e dall'azienda che dirige, l'istituto di vigilanza «Institute Security Service». Si è auto liberato Buglione, personaggio controverso, dalle relazioni, non solo politiche ma anche malavitose, molto pericolose. I rapitori lo tenevano nascosto a Marigliano, a una manciata di chilometri dal luogo dove è stato rapito intorno alle 8 di sera di domenica.
Trentasei ore dopo l'imprenditore è riuscito a fuggire, nonostante le catene che lo imprigionavano dal luogo dove i sequestratori lo tenevano segregato e a raggiungere un centro abitato dove ha bussato alla porta di casa del primo edificio che ha trovato lungo la strada. Una volta al sicuro ha telefonato ai carabinieri che sono andati a prelevarlo e a portarlo in caserma. Qualche ecchimosi sul volto, un livido sotto l'occhio sinistro, Buglione è stato ricoverato per qualche ora in una casa di cura dove gli sono state riscontrate l'incrinatura di una costola e la rottura di un dente, poi è stato portato in caserma, a Castello di Cisterna, per essere interrogato dai pm che conducono l'inchiesta su un sequestro che nasconde qualche ombra di troppo.
Buglione ha raccontato agli inquirenti di essere stato sequestrato da un commando armato di otto persone che lo ha poi condotto nel covo, una ex serra, situata nelle campagne di Marigliano. Li è stato picchiato e poi bloccato con una catena intorno al collo, la stessa con cui si è presentato alla famiglia alla quale ha chieso soccorso una volta libero. «Quelli che mi hanno bloccato erano sette o otto, tutti armati - il suo racconto tra le lacrime - Mi hanno riempito di botte e mi hanno fatto salire su una macchina scura». Più tardi si è affacciato alla porta di casa: «Grazie a tutti di cuore ora sto bene. Parlerò poi, comprendetemi» mentre la moglie ha voluto ringraziare tutti i cittadini di Saviano per la solidarietà mostrata.
Il sequestro e le fasi dellautoliberazione presentano troppi buchi neri e tanti dubbi, per questo gli inquirenti su questa vicenda hanno imposto il silenziatore. Non è da escludere che qualcuno abbia voluto inviare un avvertimento all'imprenditore, privandolo della libertà per un paio di giorni. Come a dire, per questa volta ti abbiamo fatto solo spaventare, ti abbiamo messo in condizione di poter fuggire ma, la prossima volta, potrebbe capitarti qualcosa di molto peggio.
Gli investigatori non escludono che il sequestro lampo di Buglione possa essere collegato a una delle vicende giudiziarie in cui l'imprenditore è rimasto coinvolto negli ultimi due anni. Una di queste vicende, vede coinvolto anche il sindaco di Afragola, il senatore del Pdl, Vincenzo Nespoli.
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