Massimo Malpica
nostro inviato a Napoli
Nel mirino della Procura di Napoli cè anche il campionato appena finito. A cominciare da Juventus-Siena (2-0) dello scorso 21 dicembre, arbitro il solito De Santis, che nega due penalty ai toscani per trattenute in area su Gastaldello e Tudor. Unaltra ventina di nomi, quasi tutti sono legati alla Gea World, sono già iscritti nel registro degli indagati della procura partenopea. Oltre ad Alessandro Moggi, figlio di Luciano e «creatore» della società dei «figli darte», che compare già nellelenco dei primi 41 inquisiti, si tratterebbe in gran parte di funzionari di squadre di calcio, addetti ai lavori e direttori sportivi organici o vicini al team Gea. Visi noti e meno noti, rimasti fuori dalla prima «infornata» perché relativi a un filone autonomo rispetto a quello per frode sportiva. Linchiesta procede parallelamente al fascicolo sulla cupola del calcio al quale stanno lavorando già i magistrati napoletani Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice e i colleghi capitolini Luca Palamara e Cristina Palaia. A Napoli come a Roma, infatti, sarebbe saltato fuori tra gli altri il nome del presidente del Messina, Pietro Franza, il cui club ha strettissimi rapporti con la Gea. E un altro nome a cui sarebbero interessate entrambe le procure è quello di Mariano Fabiani, uomo di fiducia della Gea. Proveniente dalla Triestina, Fabiani è stato direttore sportivo del Messina per tre anni, poi ha lasciato la squadra dello Stretto subito dopo la riammissione in serie A dei giallorossi siciliani, esclusi dalliscrizione alla massima serie a causa di debiti con lErario e poi salvati dal Consiglio di Stato. Passato al Genoa, Fabiani ha dato le dimissioni dal club ligure appena due settimane fa. Lundici maggio è stato sentito, subito dopo il presidente Franza, come persona informata sui fatti dai magistrati romani che indagano sulla Gea. Linchiesta bis napoletana sarebbe legata alle acquisizioni e alle intercettazioni contenute nel fascicolo principale sulla frode sportiva che tirano in ballo, tra i club in qualche modo «favoriti» dal sistema Moggi, tre squadre «minori» rispetto alle regine del calcio come Messina, Reggina e Sassari Torres (C1).
Nei prossimi giorni i pm Beatrice e Narducci si incontreranno con le toghe capitoline per dirimere i potenziali conflitti di competenza tra procure.
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