Lincubo nucleare cè, anche nel perfetto Giappone. Dopo i primi danni, linnalzamento delle radiazioni, lincidente alla centrale di Fukushima. Il mondo ha paura. Ci sono persone contaminate, ci sono i numeri dellAgenzia per la sicurezza: incidente di grado quattro (sette, il più grave, è Chernobyl). Il fisico Tullio Regge non drammatizza. «Ma bisogna aspettare analisi precise».
Dopo lesplosione nella centrale di Fukushima, che cosa dobbiamo aspettarci?
«Se la situazione è davvero come è stata descritta non parlerei di tragedia a priori. Lincidente non sembra così disastroso come allinizio».
Secondo le autorità, le radiazioni registrate allesterno dalla centrale sarebbero già calate. È possibile?
«Effettivamente, se cè il vento le diluisce, le porta via. E poi la radiazione non è eterna: tanto più è intensa, tanto più rapidamente scompare. Ma questo possono dirlo solo le misurazioni tecniche».
Ma le radiazioni possono avere provocato danni anche in un tempo così breve?
«Fino ad ora sembra che il reattore non sia stato danneggiato, è blindato accuratamente. La questione è se la gente abbia respirato il gas radioattivo».
Ci sono già almeno tre persone contaminate.
«Il problema è da che cosa e per quanto tempo: è questo che determina davvero limpatto sulla salute».
Corrono comunque dei rischi?
«Sì, li corrono. Devono essere esaminati con cura. Però anche su questo, ecco, servirebbe unuguaglianza di criteri».
In che senso?
«Ricordiamoci sempre che uccide di più il fumo di sigaretta che un incidente del genere. Temo una nuova esplosione di rabbia antinucleare, ma quello che serve, ora, sono analisi adeguate di quante radiazioni siano state assorbite e dove siano andate a finire».
Il governo ha detto che la gabbia che racchiude il reattore è salva. È davvero rassicurante?
«Se è così, se il reattore è isolato e le sue parti sono rimaste illese, non avrei paura. Tutto dipende però dallintensità delle radiazioni emesse. Ma certamente non siamo di fronte a una nuova Hiroshima: non è una bomba».
Si può fare un paragone con Chernobyl?
«No, non è paragonabile».
Perché?
«Per la quantità di radiazioni. E poi perché là ci fu una manovra sbagliata, uno stupido errore. Io sono stato a Chernobyl: il reattore era fuori controllo. Le nuove centrali sono state costruite in modo che non si possa più ripetere quella tragedia».
Il reattore di Fukushima si è fermato subito, anche se cè stato un problema nel raffreddamento.
«Ecco, a Chernobyl non si è fermato, è andato alla massima potenza ed è esploso come una bomba. Chernobyl era il peggio del peggio della sicurezza».
Però durante le operazioni di raffreddamento dalla centrale si è sparso del fumo, che potrebbe essere radioattivo e migliaia di persone sono state evacuate per sicurezza. I timori non sono fondati?
«Dipende da quante radiazioni sono fuoriuscite e dai venti, con quale intensità e in che direzione soffiavano».
Il governo assicura che proteggerà la salute dei cittadini. È possibile?
«Se cera qualcuno al momento dellesplosione, ne patirà di sicuro. Per il resto bisognerà aspettare le analisi».
Nel mondo la gente protesta, ha di nuovo paura delle centrali.
«Se si chiede maggiore attenzione sui meccanismi di allarme e di sicurezza sono daccordo. Ma non condivido unesplosione di terrore. È che quando si parla di nucleare cè una parte dellopinione pubblica che vede solo il disastro, anche se non è reale».
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