L’inconsapevole Jim Carrey entra nel reality senza fine

In genere, Jim Carrey è un attore smodato, specie in quelle sue caratterizzazioni tra l’abnorme e il demenziale. Però, non si può negare che abbia risorse espressive, attitudini interpretative più che eclettiche. La dimostrazione migliore per suffragare tale idea sta giusto in un film di Peter Weir, The Truman Show, sceneggiato con bravura da Andrew Niccol, che evoca la vicenda allarmante del trentenne Truman Burbank. L'intiera sua esistenza è un ininterrotto reality show, dislocato in un luogo in tutto e per tutto finto (abitanti e fatti quotidiani compresi), la cittadina di Seahaven, paradiso fasullo dell’american way of life degli anni ’50-’60, manovrato dal demiurgo-regista dispotico Christof (Richard Harris) attento esclusivamente a realizzare intrattenimento e consensi.

Metafora trasparente e fieramente polemica delle attuali propensioni alla strumentalizzazione anche più volgare per veicolare attraverso la Tv e i media in generale una visione del mondo imbonitoria e non di rado succuba del potere consolidato, The Truman Show tocca il buon risultato di una perorazione civile appassionata e, tutto sommato, di intelligente premonizione.

THE TRUMAN SHOW - Paramount - Euro 19,90

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